Londra, 18 gennaio 2012 - Clima più che cordiale e sintonia sulle tema caldo della crisi economica, nel colloquio fra il premier inglese David Cameron e il presidente del consiglio italiano. "’Mario Monti è un leader forte’’, ha detto Cameron incontrando i giornalisti a Downing Street.


CAMERON - La crisi economia e l'attacco all'euro sono stati ovviamente al centro del colloquio. “Siamo grandi sostenitori dell’Fmi, ma soprattutto vogliamo una eurozona forte insieme alla sua valuta”, ha ribadito il premier britannico, sottolineando che la Gran Bretagna appoggia il Fondo Monetario ed è aperta a un aumento delle sue risorse ma è l'Eurozona che deve sostenere l'Euro. “Servono nuove proposte per la crescita in Ue: se prenderemo le decisioni giuste adesso, l’Europa potrà competere e vincere” in futuro. ‘’Il mercato unico in Europa è una risorsa unica’, ha continuato Cameron. ‘’L’economia europea - ha però ammonito - ha urgente bisogno di cure’’.


MONTI - “Abbiamo rinnovato la nostra volontà a lavorare per un mercato singolo” europeo, ha detto Mario Monti. ‘’Con Cameron abbiamo discusso di temi nazionali ed europei: tra la Gran Bretagna e l’Italia c’è una condivisione dei valori, delle iniziative politiche e interesse profondo per l’Europa e anche per le soluzioni della crisi dell’eurozona’’.

CONTROMISURE PER LA CRISI - “Sono d’accordo con Monti - dice Cameron in relazione alle politiche comunitarie contro la crisi- sono stati fatti progressi in direzione di un maggiore sostegno alle banche europee, ma dobbiamo essere realisti sulla situazione che coinvolge molti Paesi europei. Finora si è lavorato, ma non abbastanza bene. Bisogna capire cosa fare di più”.


Per Cameron ci sono misure da prendere nel “breve e nel lungo termine”. A stretto giro vanno presi provvedimenti “firewall” per evitare il contagio e “soluzioni importanti per la Grecia”. Ma c’è anche bisogno, aggiunge Cameron, “di un’agenda a lungo termine sulla competitività e il deficit fiscale. Di questo abbiamo parlato con Monti”.


Il primo ministro britannico sottolinea la necessità di “un’agenda a lungo termine per risolvere questi problemi e iniziare il 27 gennaio per il mercato digitale, per l’energia, i servizi, la crescita. Dobbiamo fare aprire tutti i mercati dei paesi. In particolare quelli limitati”.