Canberra, 26 gennaio 2012 - Il premier australiano, Julia Gillard, e il leader dell’opposizione, Tony Abbott, sono stati costretti a una fuga precipitosa da una celebrazione a Canberra, dopo che 200 aborigeni armati di pietre e bastoni hanno assaltato il ristorante in cui si trovavano. Julia "la rossa" nella ressa è caduta e ha perso una scarpa, ma è stata protetta dalla scorta che le ha fatto da scudo fino all’automobile partita a tutta velocità, mentre alcuni manifestanti battevano sul tettino e accusavano lei e Abbott di razzismo.

A scatenare la protesta sono state le dichiarazioni di Abbott, che si era detto favorevole a rimuovere l'"ambasciata" aborigena, l’accampamento che da 40 anni porta le istanze degli indigeni australiani nella capitale. Il tutto proprio nell’Australia Day, la giornata di festa che ricorda l’arrivo dei coloni inglesi nel 1788, ma che per gli aborigeni è il luttuoso Invasion Day. Abbott è stato costretto invece a fuggire da una porta laterale del ristorante dove si svolgeva la cerimonia. L’ufficio del premier ha riferito che la Gillard non ha subito conseguenze fisiche.