Milano, 4 febbraio 2012 - Continua il calo delle forniture di gas russo in arrivo in Italia. Al punto di consegna del Tarvisio, secondo i dati di Snam Rete Gas, a fronte di richieste da parte degli shipper per 103,1 milioni di metri cubi ne sono stati consegnati 72,6 milioni di metri cubi, con un calo del 29,58%. Ieri il calo è stato complessivamente del 30%. E il gigante russo del gas, Gazprom, ha annunciato che non potrà assicurare forniture supplementari di gas ai paesi che ne faranno richiesta.

IL MINISTERO TRANQUILLIZZA - il ministero dello Sviluppo economico rassicura: "Potenziate altre forniture". Per lunedì convocato il Comitato per il monitoraggio e l’emergenza gas. L'iniziativa in via del tutto cautelativa, e visto anche il perdurare dell’ondata di maltempo sul nostro Paese, che dovrebbe comportare nuovi picchi di freddo nella prossima settimana

EST EUROPA NEL FREEZER: UNA STRAGE - Intanto si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime dell’ondata di gelo e maltempo che da una settimana flagella l’intero continente, soprattutto nell’Est europeo: i morti sono in totale 260, di cui 122 in Ucraina e 45 in Polonia. La maggior parte delle vittime sono da contare fra i senzatetto, spesso alcolizzati. I centri di accoglienza che offrono un riparo e bevande calde hanno dato rifugio ad oltre 65mila persone.

La Bosnia è completamente paralizzata dalla neve, con oltre un metro di coltre bianca a Sarajevo. Il presidente croato Ivo Josipovic e serbo sono bloccati in un albergo di una località sciistica a Jahorina, dove partecipavano a un vertice. Nel Montenegro il freddo ha ucciso una persona e la parte montuosa della regione è completamente isolata. In Romania il bilancio è ad oggi di 28 vittime, centinaia di scuole sono chiuse. In Bulgaria il freddo ha ucciso 16 persone, molti contadini sorpresi dal gelo nelle campagne o nelle abitazioni sprovviste di riscaldamento.

Nelle Repubbliche baltiche le vittime del maltempo sono 36: 10 in Lettonia, 9 in Lituania, 7 in Serbia, 6 nella Repubblica ceca, 2 in Grecia, una in Slovacchia e una in Macedonia. In Russia, dove le temperature sfiorano i -25 a Mosca e i -50 in Siberia, sono morte 64 dall’inizio dell’anno per il gelo. In Occidente il bilancio è meno pesante, ma il gelo e la neve hanno paralizzato o quasi le vie di comunicazione, su strada, su rotaia e nei cieli.