Washington, 9 febbraio 2012 - L'atteso colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama alla Casa Bianca è iniziato intorno alle 21, ora italiana. Prima dell'incontro, il premier italiano ha incontrato lo Speaker della Camera dei Rappresentanti, John Boehmer e vari rappresentanti del Congresso americano, e ha parlato a lungo al Peterson Institute di Washington, dove era presente anche Sergio Marchionne
 

OBAMA A MONTI - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha dichiarato che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha avuto “una partenza vigorosa”, aggiungendo di avere grande fiducia nella sua leadership. Lo ha dichiarato a margine dell’incontro alla Casa Bianca, in cui si è parlato soprattutto della crisi economica.

Mario Monti “è il leader di uno dei nostri alleati più importanti per quanto riguarda la sicurezza” ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in una dichiarazione congiunta con il presidente del Consiglio Mario Monti, al termine del loro incontro alla Casa Bianca.
Nel corso del nostro colloquio, ha detto Obama, “ho sottolineato e ribadito quanto noi valutiamo i sacrifici e il lavoro che è stato fatto dalle forze italiane in Afghanistan”. “Ho sottolineato il fatto che non potremmo aver avuto successo nella campagna in Libia senza il contributo importantissimo del partner italiano”, ha aggiunto Obama, che ha anche ringraziato l’Italia per la sua “partecipazione alle sanzioni” contro l’Iran.

“C’è un bisogno di un ‘firewall’ più forte in Europa, che permetterà una crescita più stabile, e un sentiero più stabile verso il pagamento dei debiti”,  ha aggiunto Obama, secondo cui serve anche “una strategia di crescita all’interno dell’Europa, che è importante non solo per l’Europa ma anche per l’economia globale e anche qui negli Stati Uniti”.
 

 

E MONTI A OBAMA - "Da Obama ho ricevuto un grande incoraggiamento al mio governo, a continuare sulla strada delle riforme", ha replicato il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine del colloquio nella sala ovale.

“Il presidente ha dato particolare attenzione agli sforzi fatti in Italia e voglio ringraziarlo per il suo sostegno e le sue parole incoraggianti - ha sottolineato Monti - un grande incoraggiamento per il mio governo a continuare su questa strada, verso le riforme strutturali e il consolidamento fiscale, per quanto dolorose nel breve termine, le misure sembrano essere state comprese dall’opinione pubblica italiana, è una buona base per quello che ci sarà dopo questo governo”.


"Il forte appoggio del presidente Obama rende la voce dell’Italia più forte in Europa nello sforzo di rendere la crescita la priorità dell’azione Ue - ha aggiunto Monti - Sapere che anche gli Stati Uniti sono orientati verso la crescita dà più peso alla voce dell’Italia in Europa, basata sugli sforzi per la disciplina finanziaria. L’aiuto che reciprocamente possiamo darci è focalizzare maggiormente le rispettive politiche economiche verso la crescita”.

E sempre il premier italiano ha continuato: "Gli Usa sono un ottimo modello dei benefici che vengono da un mercato che funziona e che cresce. Credo che gli Usa siano un buon modello - ha detto Monti - che ci dà un esempio dei benefici di un mercato che funziona bene. Gli Usa sono l’esempio vivente di un mercato in crescita, ecco perchè l’Italia in Europa insiste per trovare maggior pubblico sul fatto che i programmi per la crescita debbano fondarsi soprattuto sugli sforzi del mercato della valuta comune”.

Con Obama abbiamo discusso delle interazioni tra gli sforzi di alcuni stati membri e la governance generale dell’Ue - ha aggiunto il premier - e ho trovato in lui grande interesse e conoscenza dei meccanismi delle istituzioni europee. Ci siamo accordati sul fatto che l’Ue deve andare avanti con la strategia per per consolidare i bilanci con un occhio alle varie tensioni. Abbiamo parlato anche dei firewall adeguati e dell’imperativo della crescita che in Ue può arrivare solo da trasformazioni strutturali, riforme, più produttività”.