Roma, 21 febbraio 2012  - Le coppie omosessuali vedranno riconosciuto il loro diritto a sposarsi. E’ quanto sostiene Downing Street, nonostante la forte opposizione dell’ex Arcivescovo di Canterbury, Lord Carey, e di alcuni deputati Tories. La proposta dovrebbe essere annunciata nel tradizionale discorso della Regina di primavera, con l’obiettivo di celebrare le prime nozze gay al più tardi entro il 2015.

“Il governo sta promuovendo una società giusta in cui le persone si rispettino - ha detto al quotidiano Independent il ministro per le Pari Opportunità, Lynne Featherstone - credo che se una coppia sia ama e vuole impegnarsi per una vita in comune, dovrebbe avere la possibilità di celebrare un matrimonio civile, a prescindere che si tratti di una coppia di omosessuali o di eterosessuali. Non vogliamo cambiare il matrimonio religioso, o chiedere ai gruppi religiosi di andare contro le proprie tradizioni”.

La forte opposizione di Tories e Lord Carey non farà cambiare posizione al premier {{WIKILINK}}David Cameron{{/WIKILINK}}, ha garantito una fonte di Downing Street: “Non è cambiato nulla a riguardo. E’ molto determinato sulla questione”. Secondo il quotidiano, il ministero dell’Interno avvierà il mese prossimo le consultazioni per autorizzare il rito civile.

 

GAY CENTER: ITALIA DORME  - Mentre da Londra arriva la notizia di una prossima approvazione dei matrimoni gay, in Italia sembra “ci sia una sorta di sonnifero a qualunque dibattito in merito da parte delle forze politiche”, dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center.
“La notizia che viene da Londra è importantissima, mette ancor più in evidenza l’arretratezza italiana sul tema. Non solo in Italia non c’è alcun diritto per le coppie gay, ma ancor di più sembra che ci sia una sorta di sonnifero a qualunque dibattito in merito da parte delle forze politiche. Una realtà grave che mette l’Italia davvero in un angolo rispetto al contesto europeo”.

RIVOLTA CRISTIANI GB - Ma anche oltremanica Cameron ha i suoi grattacapi, visto che rischia una ‘rivolta dei cristiani’: il gruppo Coalition for Marriage (C4M) manderà 175.000 email invitando il pubblico a firmare una petizione contro l’introduzione delle nozze tra persone dello stesso sesso.
Appoggiato dall’ex arcivescovo di Canterbury Lord Carey, dai gruppi cattolici e da numerosi parlamentari conservatori, C4M sostiene che il governo non ha alcun mandato democratico per introdurre la legge e che ha tradito una promessa fatta dal precedente governo laburista di mantenere una distinzione tra le unioni civili tra omosessuali e i matrimoni.