Amsterdam, 17 marzo 2012 - Orrore in Olanda: è destinata a fare scalpore la notizia che negli anni Cinquanta, in un collegio cattolico nei Paesi Bassi, almeno 10 minori olandesi vennero castrati per essere ‘guariti’ dagli impulsi omosessuali.

 In almeno un caso la castrazione fu la punizione di un giovane che aveva denunciato gli abusi sessuali subiti dai ‘frere’. Dopo la sua testimonianza, nel 1956, il giovane fu portato in un’istituzione psichiatrica e poi venne ricoverato in un ospedale dove venne castrato.

A tanti anni di distanza  il quotidiano olandese Nrc Handelsblad, che ha sede a Rotterdam, riporta l'agghiacciante vicenda.  Il quotidiano sostiene di aver scoperto le “prove” della castrazione forzata di un ragazzo e “forti indizi” sul fatto che ad almeno una decina di altre vittime di abusi vennero forzatamente rimossi i testicoli. Tra le prove, atti giudiziari, cartelle cliniche e lettere private e di avvocati.

Secondo il quotidiano, la pratica venne denunciata nel 2010 alla Commissione Deetman, incaricata dalla Chiesa Cattolica di indagare sugli abusi sessuali commessi sui minori. Ma la Commissione, guidata dall’ex ministro Wim Deetman, del Partito Cristiano Democratico, non ha fatto alcun cenno alle castrazioni nel suo documento finale perché - ha fatto sapere adesso, reagendo all’articolo - non trovò “indizi per ulteriori indagini”.