Damasco, 19 marzo 2012 - Violenti scontri si sono registrati nella notte in un quartiere di Damasco tra i soldati disertori dell’Esercito siriano libero e le truppe fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad. Lo ha riferito l’emittente al-Jazeera, citando attivisti dell’opposizione che parlano di cinque esplosioni avvertite nel sobborgo di Mezzeh, nella zona occidentale della capitale.

Secondo le fonti contattate dall’emittente qatariota, la zona di Mezzeh, isolata dalle forze di sicurezza anche con l’aiuto degli elicotteri, è stata teatro di intensi scontri a fuoco. In questo quartiere si trovano diverse ambasciate e sedi del governo.

Il direttore dell’agenzia di informazione dell’opposizione siriana Sham News ha spiegato alla tv satellitare al-Arabiya che "si è trattato di più di uno scontro a fuoco perché è durato diverse ore e sono state avvertite almeno sette potenti esplosioni. I combattimenti sono iniziati alle 22 ora locale e sono terminati all’alba". Gli scontri avrebbero avuto luogo nei pressi dell’abitazione di uno dei capi dei servizi segreti del regime di Damasco, Asif Shawqat.

I combattimenti nella capitale si sono registrati dopo l’esplosione di un’autobomba ad Aleppo. Secondo le Nazioni Unite ad oggi i morti sarebbero 8.000 e le condizioni umanitarie sono molto difficili. Secondo il governo invece sono circa 2.000 i militari uccisi.