New Delhi, 24 marzo 2012 - Paolo Bosusco, uno dei due turisti italiani rapiti una settimana fa dai ribelli maoisti nello Stato indiano dell’Orissa, ha scritto una "commovente" lettera ai familiari, in cui si legge: “Caro papà e cara Vanna, vi voglio molto bene anche se non sempre ve l’ho dimostrato. Vi scrivo mentre sono prigioniero di un gruppo di guerriglieri. Se mi libereranno ci rivedremo presto, dovesse succedermi qualcosa vi voglio dare un grande abbraccio d’amore”.

“Quando sarà tutto finito - prosegue la lettera di Bosusco ai familiari - per favore togliete seimila euro dal mio conto e fateli avere a Santogh per ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per me. Il resto che c’è in banca prendilo tu Vanna, insieme alle case. Vi voglio bene, Paolo”. La lettera, come riferisce la tv Cnn-Ibn, è stata fatta avere dai ribelli maoisti insieme a uno degli ostaggi indiani rilasciati.

LA TRATTATIVA - Il "dialogo è sospeso". Lo ha indicato il principale negoziatore del governo dell’Orissa, Un Behera, in merito alle trattative con i mediatori maoisti per la liberazione dei due italiani. Poco prima i mediatori dei maoisti avevano suggerito oggi di sospendere il dialogo a causa di "sfortunati incidenti che danneggiano la pace".

I MAOISTI SEQUESTRANO UN PARLAMENTARE DI ORISSA - Un nuovo sequestro rischia di complicare la trattativa per la liberazione di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, i due italiani rapiti in India. Un centinaio di guerriglieri maoisti hanno sequestrato Jhina Hikaka, membro del Parlamento dello Stato di Orissa per il partito di governo Biju Janata Dal (BJD) del Chief minister, Naveen Patnaik. Il deputato di 34 anni è stato rapito mentre insieme all’autista e alla sua guardia del corpo rientrava in una zona tra Koraput e Laxmipur, 500 chilometri a sud di Bhubaneswar.

I rapitori hanno lasciato nell’auto un volantino con le stesse 13 richieste già avanzate per la liberazione dei due italiani, che vanno dallo stop al turismo nella regione alla liberazione di militanti maoisti in carcere. Nel messaggio si chiede che queste condizioni vengano adempiute “al più presto”.

Il chief minister Patnaik, ha assicurato che nonostante il sequestro il negoziato per la liberazione dei due italiani rapiti “andra’ avanti” e oggi per il terzo giorno consevcutivo e’ in programma un incontro con i mediatori maoisti.