Torino, 30 marzo 2012 - "Il mese di marzo è stato orribile, il calo dei volumi di auto in Italia si aggira intorno al 40% e non è colpa solo delle bisarche". L'ad della Fiat Sergio Marchionne, arrivato a sorpresa all’iniziativa di Italia Futura con Luca Cordero di Montezemolo, annuncia numeri da brivido: "Il mercato - ha aggiunto Marchionne - si attesterà nel 2012 a quota 1 milione 500 mila. Abbiamo perso un milione di vetture, siamo al 40% dei volumi in meno rispetto al 2007".

MERCATO DEL LAVORO - "Bisogna fare la riforma". Marchionne non usa mezzi termini: "Mi dica quanti altri paesi hanno il sistema che abbiamo noi, la risposta è nemmeno uno", ha commentato, ribadendo di avere "grandissima fiducia in Monti come gestore e come persona". "Non potevamo avere di meglio", ha concluso.

IL CASO MAGNETI MARELLI - "In un certo senso era prevedibile, ma in un altro senso è appellabile e noi ci appelleremo", spiega il numero uno del Lingotto a proposito della sentenza del tribunale di Bologna che ha condannato la Magneti Marelli (Fiat) per comportamento anti-sindacale in seguito al ricorso della Fiom. "Non ho capito la sentenza, lascio a voi il compito di leggerla. Se riuscite a capirla voi poi me la spiegate. E dire che ho studiato giurisprudenza", ha ironizzato.

"NIENTE POLITICA" - "Io in politica? Mai e poi mai", dice rispondendo ai giornalisti. Quanto alla discesa in politica del presidente della Ferrari, Marchionne ha aggiunto: "L’ho sempre scoraggiato e non ho cambiato idea. Non sta a me giudicare come sarebbe, sono qui oggi solo perché è un amico e voglio ascoltarlo".

E RENAULT: "MERCATO GIU' PER 2-3 ANNI" -  Il futuro non è roseo, lo conferma il presidente di Renault Italia Jacques Bousquet: "E’ difficile dare dei dati ma siamo sotto di circa 1,5 milioni di vetture. Siamo ad un livello di mercato che non vedevamo da 30 anni".  Ha detto oggi Bousquet a margine dell’incontro su ‘Trasporti e mobilita’’ organizzato nell’ambito di Eunomia Master. "E’ un crollo che è cominciato a dicembre - ha aggiunto Bousquet - e che ha sorpreso tutti. Oggi dobbiamo affrontare questo momento che potrebbe durare ancora 2 o 3 anni".