Roma, 21 aprile 2012 - Mentre le celebrazioni per il Diamond Jubilee (i sessanta anni di regno) prendono piede, Sua Maestà la Regina Elisabetta II festeggia oggi il suo 86esimo compleanno, un altro prestigioso traguardo.

Nata il 21 aprile 1926, tutti erano convinti che Elizabeth Alexandra Mary, la primogenita del duca e della duchessa di York, avrebbe svolto solo un ruolo di supporto nella monarchia. Ma quando suo padre George trovò improvvisamente spianata la strada verso la corona dopo l’abdicazione di Edoardo VIII, la giovane principessa divenne erede al trono all’età di appena 10 anni.

La sua adolescenza è stata oscurata dalla Seconda Guerra Mondiale, che lei e sua sorella hanno in gran parte trascorso in relativa sicurezza al Castello di Windsor, a ovest di Londra, rifugiandosi durante i raid aerei nelle cantine dove sono stati conservati i gioielli della Corona.

Due anni dopo la fine della guerra, Elisabetta II ha festeggiato il suo 21esimo compleanno durante una visita in Sudafrica e ha celebrato l’avvenimento con un discorso in cui si è messa al servizio del Commonwealth.

Poco dopo è arrivata la notizia del fidanzamento della principessa con il suo cugino alla lontana Philip Mountbatten, tenente figlio del principe Andrea di Grecia e bis-nipote della regina Vittoria di Gran Bretagna.

La coppia si è sposata in una cerimonia all’Abbazia di Westminster il 20 novembre 1947. Il primo figlio della coppia, il principe Carlo, è nato nel 1948, seguito dalla principessa Anna nel 1950, il principe Andrea nel 1960 e il principe Edoardo nel 1964.

Tuttavia, prima dell’arrivo dei principi Andrea e Edoardo, la principessa sarebbe diventata regina. Nel febbraio 1952, Elisabetta e suo marito hanno iniziato un tour del Commonwealth con una visita in Kenya. La notizia della morte di Re Giorgio ha raggiunto la coppia reale sei giorni dopo la partenza e la principessa è tornata a Londra come la Regina Elisabetta II. La sua incoronazione, all’età di 27 anni, è avvenuta all’Abbazia di Westminster il 2 giugno 1953.

Elisabetta è diventata un simbolo di unità nazionale, visto che è rimasta un faro di stabilità in un mondo mutevole, rimanendo devota al suo popolo sia nei periodi positivi, sia in quelli negativi.