Bari, 23 aprile 2012 - Massimiliano Latorre da killer di pescatoti 'innocenti' a eroe, così titola la stampa indiana, che pubblica anche un’eloquente foto a colori (The new sunday express). Il quotidiano racconta l’atto di eroismo di cui il marò tarantino è stato protagonista lo scorso sabato mattina, all’esterno del carcere di Trivandrum, dove insieme con il collega Salvatore Girone si recava al colloquio giornaliero con i familiari.

Nella ressa creatasi per riprendere i due marò, un fotoreporter con una maglietta gialla è inciampato ed è finito per terra proprio mentre un’automobile, alle sue spalle, stava facendo retromarcia. Latorre - riportano i media indiani, e una fotografia immortala l’attimo - ha intuito il pericolo e si è lanciato verso la vettura, bloccandola con le mani. Alla scena hanno assistito i responsabili della polizia che si occupavano del trasferimento dei due marò in un parlatorio di fronte alla prigione. Il fotoreporter, Aijaz Rahi, di 39 anni, attraverso i familiari ha ringraziato Latorre per il gesto.

‘’Magari parlare di eroismo è un po’ troppo - ha detto oggi all’ANSA un membro della delegazione italiana testimone oculare dell’incidente avvenuto ieri vicino al carcere di Trivandrum - ma certamente Latorre ha dimostrato prontezza di riflessi ed impedito che il fotoreporter caduto a terra potesse essere ferito dal veicolo’’.

Secondo la ricostruzione di questa fonte, Latorre e Salvatore Girone stavano camminando nel vialetto che collega l’uscita della prigione alla zona dove era previsto l’incontro con i famigliari, quando il fotografo Rahi della AP, che camminava a ritroso mentre scattava foto dei marò, ha inciampato rotolando pesantemente al suolo.

A questo punto, ha precisato la fonte, ‘’Latorre si è accorto che un taxi-risciò a motore stava facendo marcia indietro e poteva urtare il fotografo a terra creandogli problemi, e con uno scatto ha bloccato il veicolo a tre ruote, evitando ulteriori danni’’.

Lo stesso Rahi, in una breve conversazione con l’ANSA ha confermato che ‘’l’intervento di Latorre è stato provvidenziale ad evitare che io subissi danni dal veicolo in retromarcia, e mi ha subito aiutato a rialzarmi. Per questo gliene sono molto grato’’.

LA CORTE SUPREMA AMMETTE IL RICORSO ITALIANO - La Corte Suprema di New Delhi ha ammesso il ricorso italiano contro l’arresto dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati. Lo riferiscono i media indiani, precisando che il caso sarà presto esaminato dalla Corte suprema.

Un tribunale di tre giudici del massimo organo giudiziario indiano ha accolto le argomentazioni presentate dal legale Harish Salve a proposito dell’illegittimità dell’arresto di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

L’avvocato ha, in particolare, sottolineato che lo stato del Kerala è incompetente a giudicare una disputa tra due Stati sovrani e in cui sono implicati dei militari.

Il ricorso ‘’per eccezione di giurisdizione’’, in cui si contesta l’applicabilità delle leggi indiane al caso della Enrica Lexie, era stato presentato anche all’Alta Corte del Kerala (a Kochi) che si deve ancora però pronunciare.

Nell’attesa del verdetto, venerdì scorso il team di legali italiani ha presentato un appello in via di urgenza alla Corte Suprema dove è in corso anche l’esame della petizione per il rilascio della Enrica Lexie. 
 

TERZI: IL GOVERNO INDONESIANO SPIEGHERA' POSIZIONE ITALIANA ALL'INDIA - Il governo indonesiano si è offerta di spiegare all’India la “prospettiva italiana” sul caso dei marò detenuti in India. Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Marty Natalegawa, al termine di un colloquio a Giacarta con il titolare della Farnesina, Giulio Terzi.

“Posso capire le ragioni di entrambi”, ha affermato il ministro, riconoscendo che si tratta di “una questione ovviamente sensibile e importante per ambedue le parti”. “Ho ascoltato il punto di vista italiano e auspico”, ha sottolineato, “di essere in grado di comunicarlo in modo appropriato, se questo può essere utile, all’altra parte”.

Il ministro indonesiano ha aggiunto di aver “molto apprezzato il fatto che Giulio (sic)” lo abbia aggiornato sugli sviluppi della vicenda. Infine ha sottolineato come sia “necessaria una buona condivisione delle informazioni in modo che si possa essere sicuri che la vicenda si risolva in maniera soddisfacente per entrambe le parti”.