New York, 25 aprile 2012 - I seggi si sono appena chiusi. La vittoria in altri 5 stati è schiacciante. Connecticut, Pennsylvania, Delaware, Rhode Island e New York sono tutte per Romney. E’ una cinquina secca. Gli altri sfidanti repubblicani come Gingrich e Ron paul che si ostinano a rimanere in gara sono solo meteore lontanissime.
"Questa sera è l’inizio di un’America migliore- dice Romney ai suoi sostenitori in New Hampshire- Questa sera è la fine della deludente era Obama. Il 6 novembre vinceremo. Lui ha tradito la promessa americana. Lui ha fallito. Io ho una visione differente dell’America e del futuro….Gli americani sono stanchi di essere stanchi…."


ECONOMIA RIMANE LA CHIAVE - Con la vittoria di ieri sera nessuno ha più dubbi. Romney è lo sfidante ufficiale di Obama per la sfida di novembre e anche nel suo discorso ha cercato di esser per la prima volta molto chiaro: "abbiamo due visioni diverse dell’America e la sua non ha funzionato….Si tratta ancora dell’economia e noi non siamo stupidi……"


RITORNO AL CENTRO Per la prima volta Romney che sente la nomination in tasca, ha cercato di parlare non più alla destra ma al centro: "alle mamme singole che devono fare due lavori per mantenere i figli….e ai nonni che non hanno i soldi per la benzina per andare a trovare i nipoti….".
Santorum non è andato oltre il 19% in Pennsylvania e Gingrich è rimasto al 27% in Delaware, ma la loro azione di disturbo oggi non interessa più e potrebbe addirittura diventare un boomerang. Poco potranno fare le prossime primarie in Texas e negli altri stati che mancano.


LA SCELTA DEL VICE- La corsa delle primarie è "ufficialmente" finita ieri sera e adesso la vera decisione che Mitt deve prendere è la scelta del suo vice.
Marco Rubio il giovane senatore della Florida di origini cubane, convinto di portare in dote a Romney il voto ispanico si sente favorito ma i sondaggi danno ancora a Obama il 72% delle preferenze ispaniche contro uno scarso 27% per Romney. L’altro blocco ostile a Romney rimangono le donne che continuano a preferire il larghissima misura il presidente uscente e questo potrebbe onvincere l’ex governatore del Massachussetts a scegliersi una vice, anche se Condoleeza Rice che si era detta disponibile rischia di avere un bagaglio troppo pesante come segretario di Stato durante le guerre sbagliate di Gorge Bush.
 

 

Dall’inviato Giampaolo Pioli