Berlino, 11 maggio 2012 - “Vogliamo aiutare la Grecia e lo faremo. Ma la Grecia deve volerlo. Se devieranno dagli impegni presi sulle riforme, allora il pagamento di ulteriori tranche di aiuti non sarà più possibile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle ai parlamentari tedeschi.

“Il Fiscal pact è stato deciso - aggiunge Westerwelle - Gli accordi tra gli stati non possono essere invalidati da nuove elezioni. Il futuro della Grecia nell’Eurozona adesso è nelle mani della Grecia".

GRECIA, GOVERNO IN ALTO MARE - Se Berlino incalza, Atene non pare cogliere l'antifona. Dopo Samaras e Tsipras, anche Evangelos Venizelos ha fallito nel suo tentativo di formare un governo di coalizione. Lo ha annunciato lo stesso ex ministro delle finanze parlando con i giornalisti al termine di un incontro infruttuoso con il leader della formazione di estrema sinistra, Syriza, Alexis Tsipras.

“Informerò domani il presidente della Repubblica - ha detto Venizelos - e spero che in occasione della riunione che avverrà sotto la sua egida, ogni partito si assuma le sue responsabilità”.

Tsipras aveva già annunciato di non essere disposto a sostenere governi che vogliano attuare le misure di austerità concordate con la Troika. Un ricorso a nuove elezioni a giugno appare dunque sempre più probabile.

LA COMMISSIONE EUROPEA: SENZA MISURE DEFICIT TORNA A PEGGIORARE - La Commissione europea prevede che “a politiche invariate” il deficit di bilancio della Grecia torni a peggiorare il prossimo anno: con un disavanzo all’8,4 per cento del Pil a fonte del 7,3 per cento cui dovrebbe calare nel 2012. Quanto alla dinamica dell’economia, sul 2012 si attende il quinto anno consecutivo di recessione con un pesante meno 4,7 per cento del Pil, mentre nel 2013 viene indicata una stabilizzazione con una crescita a zero.

L'IPOTESI USCITA DALL'EURO - Fra i banchieri centrali europei "si è discussa" l’ipotesi che la Grecia esca dall’euro e le sue conseguenze. Lo ha detto Per Jansson, vice-governatore della Riksbank, la banca centrale svedese. "Sarei molto attento a ipotizzare che si tratti di un processo indolore senza conseguenze", dice Persson alla Bloomberg.

SE GRECIA ESCE, ITALIA RISCHIA DOWNGRADE - Se la Grecia dovesse lasciare l’eurozona e se la sua economia non riuscisse a statizzarsi, allora i rating sovrani degli paesi europei potrebbero finire sotto pressione con rischio di downgrade in particolare per Italia, Francia, Spagna, Cipro, Irlanda, Portogallo, Slovenia e Belgio. E’ quanto scrivono gli esperti di Fitch in un rapporto pubblicato oggi e dedicato alla crisi attraversata da Atene.