Londra, 12 maggio 2012 - Se la Grecia non rispetterà l’accordo con Ue e Fmi per rispettare le misure di austerity in cambio degli aiuti, Atene non avrà più un euro in cassa in sole sei settimane. A lanciare l’allarme è il vicepremier del governo uscente, Theodoros Pangalos che, in un’intervista al Sunday Telegraph in edicola domani, confessa di essere “molto spaventato da quello che succederà” dopo che gli elettori hanno votato in massa (il 66%) per le formazioni anti-austeritry e di fatto hanno bocciato alle elezioni di domenica gli accordi con Ue e Fmi.

“La maggioranza delle persone ha votato (dimostrando) una bizzarra costruzione mentale: stare nell’Unione europea e nell’euro, ma senza pagare nulla per il passato”, ha dichiarato Pangalos. Ad Atene, ha proseguito, c’è una scuola di pensiero secondo la quale i tedeschi starebbero bluffando (perché in realtà) hanno bisogno della Grecia e non ci butteranno mai fuori dall’eurozona. Ma quello che accadrà, quasi certamente, è che non ci daranno i soldi per pagare i nostri debiti. Andremo in bancarotta, una bancarotta fuori controllo”, in cui, ha aggiunto, “lo Stato non sarà in grado di pagare gli stipendi e le pensioni. Questo non viene ammesso dai cittadini. Abbiamo tempo fino a giugno prima di rimanere senza soldi”.