Herat, 21 maggio 2012 - L’Italia contribuirà con 120 milioni di euro all’anno per il triennio 2015-2017 al finanziamento delle forze di sicurezza afghane. E' questa l’offerta italiana per le esigenze delle forze di Kabul dopo il completamento del ritiro dell’Isaf, a fine 2014, stimate dagli Usa in 4 miliardi e 100 milioni di dollari l’anno. L’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi, in una conferenza stampa al vertice Nato di Chicago.

Gli Usa sono disposti a versare 2,3 milioni di dollari all’anno, ma il contributo italiano è superiore a quello della Gran Bretagna che ha offerto 110 milioni di dollari all’anno e in linea con quello della Germania di 150 milioni di dollari. Terzi ha sottolineato che si tratta di una somma comunque nettamente inferiore a quanto costa attualmente mantenere nel Paese 4.200 soldati inquadrati nell’Isaf.

Quanto alla tempistica del ritiro dall’Afghanistan da completare entro la fine del 2014, il ministro degli Esteri ha assicurato che seguirà il principio dell’Alleanza "tutti nel teatro operativo e tutti fuori dal teatro operativo insieme". L'Italia manterrà poi una presenza di istruttori (al momento si parla di 200) per l’addestramento delle forze afghane. Per Terzi il ritito anticipato francese alla fine di quest’anno non inciderà sui programmi alleati: "Non credo che comporti una modifica dell’intera pianificazione", ha osservato.

LA NATO: NEL 2013 CONTROLLO DEL TERRITORIO AGLI AFGHANI - "Nel corso del prossimo anno, ci aspettiamo che le forze di sicurezza afghane abbiano preso potere in tutto il territorio", ha detto Rasmussen aprendo la sessione con tutti i paesi della missione Isaf. "Alla fine del 2014, le nostre operazioni termineranno e la missione Isaf finirà", ha aggiunto. La Nato manterrà però una presenza anche dal 2015, per il sostegno e l’addestramento delle truppe afghane. "Resteremo impegnati nel nostro obiettivo: un Afghanistan sicuro e democratico in una regione stabile".

OBAMA - "Ora possiamo davvero porre fine a questa guerra": così il presidente americano, Barack Obama, ha salutato l’accordo raggiunto al vertice della Nato sulla exit strategy dall’Afghanistan. Obama assicura che la comunità internazionale non abbandonerà l’Afghanistan a se stesso mentre il Paese cerca di assumere il controllo della propria sicurezza e "si prende la responsabilità di dare forma al proprio futuro". "Nel momento in cui l’Afghanistan cerca di stare in piedi con le proprie forze, non lo farà da solo", ha detto.

ATTACCO A PATTUGLIA ITALIANA - In Afghanistan, questa mattina un ordigno improvvisato è esploso al passaggio di una pattuglia italiana, senza provocare nessun ferito. E’ accaduto alle 9.50 locali (7.20 in Italia), quando “una pattuglia della Force Protection, composta da 3 veicoli multiruolo Lince con a bordo personale dell’Aeronautica Militare, durante una attività di controllo del territorio, è stata coinvolta nell’esplosione di un ordigno improvvisato”, riferisce una nota dello Stato maggiore della Difesa.

L’esplosione, che ha danneggiato il primo dei Lince, non ha provocato feriti. L’evento è avvenuto a circa 5 km a nord est di Camp Arena, nei pressi del villaggio chiamato Siahvashan. La Force Protection, ricorda lo Stato maggiore, è un’unità che garantisce la sicurezza vicina e a medio raggio della base di Camp Arena.