Bruxelles, 31 maggio 2012 - Il premier Mario Monti nel corso di un intervento in videoconferenza al Brussels Economic Forum per la seconda commemorazione di Tommaso Padoa Schioppa ha detto: ‘’E’ ormai ufficialmente riconosciuto che lo sviluppo del mercato unico è uno se non il fattore chiave’’ per ritrovare la crescita in Europa.

Per l’Italia, come per altri Paesi dell’Eurozona, è ‘’vitale’’ agire parallelamente per ‘’limitare il contagio’’ della crisi e ‘’stimolare la crescita’’.

Il premier poi si è detto ‘’incoraggiato dalla Commissione Ue’’ per il giudizio di ieri delle raccomandazioni del Semestre Europeo. ‘’Realizzo che siamo ancora lontani’’ e che ‘’molto di più resta da fare’’, ma c’è soddisfazione per il riconoscimento di Olli Rehn che nel 2013 ‘’raggiungeremo un modesto surplus strutturale’’.

Ieri, ha aggiunto il premier, ‘’l’Italia ha ricevuto una valutazione abbastanza positiva non per gli squilibri macroeconomici che sono forti e che ci vorrà del tempo per rimediare’’ ma ‘’per il consolidamento di bilancio e per le necessarie riforme strutturali’’.

SPREAD ALTO PER MANCANZA PROGETTI VISIBILI - Secondo il presidente del Consiglio, Mario Monti, lo spread tra Btp e Bund è tornato a livelli preoccupanti perchè “tra l’altro, mancano dei progetti visibili di crescita”. “I mercati, le newsletter delle banche d’affari e persino il rating dato ad alcune nazioni - ha detto - attaccano le prospettive e i progetti di crescita”. Eppure, ha aggiunto, i progetti di consolidamento di bilancio gettano buone basi per la crescita.

ANCORA RISCHIO CONTAGIO - Il fatto che lo spread sia tornato “attorno a quota 460” indica al presidente del Consiglio, Mario Monti, che l’Italia “nonostante riforme strutturali che costano molto politicamente e socialmente è “ancora minacciata da enormi possibilità di contagio”. Questo rischio di contagio, ha aggiunto Monti, “è dovuto alla debolezza complessiva del sistema più che a quella dei singoli Paesi”.

SPREAD RISULTATO DI PECCATI DEL PASSATO - L’alto rapporto tra debito e pil italiano “è il risultato, e permettetemi di dirlo in termini autoflagellatori, dei peccati del passato!”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti. Monti ha poi aggiunto che l’alto deficit è una delle ragioni per l’incremento dello spread tra Btp e Bund. L’altro fattore è “la mancanza di una linea precisa per la crescita”.

LA GERMANIA RIFLETTA - Secondo il presidente del Consiglio, Mario Monti, la Germania deve “riflettere e profondamente” su un tema molto importante: l’Europa deve accelerare gli sforzi di crescita e per limitare il “contagio” dei problemi finanziari. Se esso continuasse, infatti, potrebbe venire il meno il sostegno pubblico alle politiche di rigore.

ATTESO PACCHETTO RIFORME DAL CONSIGLIO D'EUROPA - Dal Consiglio d’Europa di fine giugno deve arrivare un pacchetto di riforme per la crescita “credibile e sostenibile”. Grazie a questo, se verrà, i mercati si convinceranno che la crescita può ritornare e questo “potrà riflettersi in una attenuazione degli spread”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, alla lettura tenuta alla seconda edizione della Commemorazione di Tommaso Padoa-Schioppa al Business Economic Forum di Bruxelles.

IL MANDATO DELLA BCE NON DEVE ESSERE CAMBIATO - Il mandato della Bce “non deve essere modificato”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, mario Monti, Monti alla lettura tenuta alla seconda edizione della Commemorazione di Tommaso Padoa-Schioppa al Business Economic Forum di Bruxelles. “C’è qualcuno - ha detto - che vorrebbe cambiare la missione, il ruolo della Banca Centrale. Io non sono d’accordo, non condivido questa tesi”.

“Forse sarò troppo tedesco in questo mio giudizio - ha detto Monti - ma la Bce in pochi anni ha ottenuto un eccellente reputazioni in condizioni molto difficili e anche con l’attuale mandato è stata in grado di decidere modalità di intervento efficaci”. Se la Bce avesse un altro mandato, è stato il ragionamento, i governi potrebbero tendere a usarla come scusa per non pagare prezzi politici di loro scelte. Inoltre, un cambio di mandato “avrebbe effetti controproducenti sulla stessa credibilità della Banca centrale”.
Secondo monti, quindi, sarebbe meglio preoccuparsi di della necessità di “salvaguardare l’integrità dell’area Euro”, perchè la stabilità finanziaria “può essere messa a rischio dall’evaporazione della valuta”. Cosa che può succedere anche se gli spread “continuano ad aumentare a prescindere dagli sviluppi derivanti dall’azione politica esercitata dai governi”.
 

RAFFORZARE IL MERCATO COMUNE - Il rafforzamento del mercato comune” è una delle vie, “se non il fattore chiave” “per incentivare la crescita”. O ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti alla lettura tenuta alla seconda edizione della Commemorazione di Tommaso Padoa-Schioppa al Business Economic Forum di Bruxelles. Secondo il premier, però, “occorre anche riconciliare le politiche sociali e il mercato”, altrimenti, se proseguiranno le diversità tra gruppi di Paesi, “non raggiungeremo mai un mercato unico pienamente convincente”.
 

 

IERI IN VIDEOCONFERENZA MONTI, OBAMA, MERKEL E HOLLANDE - Contro la crisi servono misure urgenti per la crescita. Questo, secondo quanto si apprende da fonti diplomatiche, il contenuto di una telefonata fra il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il Presidente del Consiglio Mario Monti, il Presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel. La telefonata è un follow up del recente vertice G8 ed è servita per preparare il prossimo vertice G20.

La crisi dell’Eurozona e le violenze in Siria sono state, ieri sera, al centro della videoconferenza a quattro. La Casa Bianca ha reso noto, nella notte italiana, che i quattro leader hanno discusso “degli sviluppi in Europa, dopo il summit del G-8 di Camp David e l’incontro informale in seno all’Unione europea. I leader continueranno a tenersi a stretto contatto in vista del G-20 in Messico del prossimo mese” ha informato Washington.

Inoltre, “i leader hanno discusso dei recenti sviluppi in Siria e hanno condiviso l’opinione che sia importante porre fine alle violenze del governo contro la sua stessa popolazione e urgente ottenere una transizione politica”.