Atene, 11 giugno 2012 - A pochi giorni dalle nuove elezioni politiche che vedono favorita la sinistra, il dibattito politico in Grecia si infiamma per la nuova sceneggiata dei filonazisti di Chrysi Avgi. Il portavoce di Alba d'oro, Ilias Kasidiaris, non pago dell'aggressione a bicchierate d'acqua e schiaffoni ai danni delle deputate Liana Kanelli (KKE - Partito Comunista) e Rena Douri (Syriza - la sinistra alternativa ora candidata a superare i socialisti del Pasok ), stamattina si è presentato alla Procura della Repubblica di Atene denunciando le due parlamentari per diffamazione e il giornalista-conduttore Antonis Delatolas di sequestro di persona. Dopo l'incidente (le cui immagini hanno fatto il giro del mondo su internet), Kasidiaris accusa infatti Detolas di averlo chiuso a chiave dentro una stanza. Una storia bizzarra. Come le accuse di diffamazione.

VECCHIA STORIA - Le deputate di sinistra avevano infatti semplicemente ricordato che Kasidiaris è sotto processo per favoreggiamento in un episodio di aggressione filonazista ai danni di un giovane professore ateniese nel 2007. Gli aggressori fuggirono a bordo di un'auto che risultò essere quella dell'attuale schiaffeggiatore televisivo.

TENSIONI ACUTE - Tutto il mondo politico greco ha stigmatizzato la duplice aggressione di Kasidiaris e ha fatto sentire alle deputate di Kke e Syriza la solidarietà del Paese. La comparsata in procura di Kasidiaris, coi suoi guardaspalle di Alba d'oro, segnala semplicemente l'acuirsi delle tensioni in vista del nuovo voto politico previsto domenica prossima, quando la Grecia darà un messaggio forse decisivo all'Europa e ai mercati internazionali che l'hanno sin qui duramente colpita.