Mosca, 12 giugno 2012 - E’ partito il corteo di protesta anti-Putin che oggi torna a invadere le strade centrali di Mosca con slogan chiaramente diretti contro l’elite del Cremlino.  Secondo gli organizzatori, già dalla mattina erano già circa 20mila i partecipanti che hanno deciso di sfidare le nuove norme 'anti-proteste', firmate qualche giorno fa da Vladimir Putin. A proposito della manifestazione, il presidente ha ribadito: "Non permetterò che la Russia sia indebolita da shock sociali".

LA MARCIA - Il leader del Fronte di sinistra, Sergei Udaltsov, è in testa alla marcia dopo aver dato forfait al Comitato d’inchiesta che lo aveva convocato quest’oggi per un interrogatorio sugli scontri durante la precedente manifestazione del 6 maggio. Gli altri leader della protesta si sono invece presentati davanti agli inquirenti, ma hanno promesso di raggiungere almeno il comizio finale previsto nel pomeriggio in viale Sakharov.

GLI SLOGAN - “Russia libera e senza Putin”, “Putin war”, “La protesta è un diritto”: questi alcuni degli slogan sui cartelloni via via sempre più numerosi, mentre la gente affluisce su piazza Pushkin, punto di partenza della colonna di varie frange e orientamenti politici. All’inizio del corteo molteplici bandiere rosse, mentre più indietro c’è un significativo fronte studentesco, senza inquadramento politico. 

Gli organizzatori si sono anche preoccupati di distribuire all’inizio della protesta un volantino con i consigli per come reagire in caso di fermo.  “Non fate resistenza se vi ferma un ufficiale in divisa” e ancora “è inutile scappare dalla polizia dicendo ‘non avete il diritto’”, “se vi incriminano in base all’articolo 19.3 (resistenza a pubblico ufficiale) vi possono trattenere presso la stazione di polizia per una notte e poi vi dovrete presentare in Tribunale il giorno successivo”. Dopo le perquisizioni di ieri gli organizzatori evidentemente attendono scontri e una reazione della polizia più dura che in passato.