Il Cairo, 17 giugno 2012  - Seconda giornata di elezioni in Egitto per il ballottaggio delle presidenziali che vede contrapporsi il candidato dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsi, all’ex premier dell’era Mubarak, Ahmad Shafiq.

Come già avvenuto ieri, le operazioni di voto sono state prolungate, ma stavolta di ben due ore: i seggi si chiuderanno, quindi, alle 22. La Suprema Commissione Elettorale Presidenziale, infatti, è convinta che le alte temperature abbiano indotto molti elettori a disertare le urne e che dopo il tramonto in molti si recheranno a votare.

Sono 50 milioni gli egiziani chiamati al voto. Al primo turno entrambi i candidati hanno ottenuto circa il 25% delle preferenze. I risultati ufficiali del ballottaggio sono attesi per il 21 giugno, ma potrebbero essere anticipati in via ufficiosa.

ALTA TENSIONE - Il clima è di altissima tensione nel Paese per la recente sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il parlamento, che ieri è stato sciolto dal Consiglio Supremo delle Forze armate. Secondo fonti citate da Al Ahram online, il consiglio militare egiziano manterrà il potere legislativo e di bilancio fino all’elezione del nuovo Parlamento sulla base di un’integrazione della dichiarazione costituzionale, che prevede la nomina di premier e ministri da parte del presidente.