Parigi, 17 giugno 2012 - Stagione vittoriosa per i socialisti che, dopo l’inquilino all’Eliseo, incassano anche la maggioranza assoluta in Parlamento alle elezioni legislative, con il 50,34% delle preferenze (alleati compresi), vicino a quel 54% record registrato dal Ps nel 1981 dopo l’elezione di Francois Mitterrand alla presidenza. Con 296-321 seggi su 577, ben al di sopra della soglia minima di 289, il presidente Francois Hollande e il governo del premier Jean-Marc Ayrault possono portare avanti le riforme promesse durante la campagna elettorale, senza dover sottostare ai possibili ricatti degli alleati.

In linea con il nuovo approccio, le reazioni sono ampiamente soddisfatte, ma senza esagerare: il premier ringrazia i francesi, sottolineando che con questi numeri “il governo potra’ agire con efficacia”. Una forza di cui l’esecutivo avra’ bisogno, perche’ “il compito e’ immenso, niente sara’ facile”, aggiunge Ayrault, dicendosi tuttavia certo che “possiamo guardare al futuro del nostro Paese con fiducia”. La stessa portavoce del governo, Najat Vallaud-Belkacem, sottolinea che “la maggioranza assoluta non significa il potere assoluto in una democrazia che funziona. Abbiamo coscienza di avere una pesante responsabilita’ sulle spalle, abbiamo preso una serie di impegni davanti ai francesi che intendiamo mantenere”. Tutti contenti meno l’ex compagna di Hollande Segolene Royal che a La Rochelle e’ stata battuta da Oliver Folorni e che ha subito gridato al “tradimento politico” accusando la premiere compagne dell’ex marito Valerie Trierweiler di non aver “aiutato le cose”.

Se a sinistra i socialisti sorridono, a parte la Royal, a destra l’Ump dell’ex presidente Nicolas Sarkozy assiste invece a una disfatta guadagnando, insieme al Nuovo Centro, tra i 221 e i 231 seggi, con diversi big del partito fuori gioco, dall’ex ministro dell’Interno Claude Gueant all’ex ministro degli Esteri Michele Alliot-Marie. Tutt’altra aria si respira al Front National che festeggia l’ingresso per la prima volta in Parlamento, grazie ai due seggi conquistati - quello di Gilbert Collard e di Marion Marechal-Le Pen, la nipote prodigio del fondatore Jean Marie - tre se si considera anche Jacques Bompard, a capo della Lega del Sud, ex militante del movimento di estrema destra. I Verdi conquistano 20 seggi e il Fronte di Sinistra 10, mentre i centristi di MoDem si fermano a due.

SCONFITTI MARINE LE PEN E IL CENTRISTA BAYROU - Marine Le Pen sarebbe stata battuta a Henin-Beaumont, dove avrebbe trionfato Philippe Kemel. Secondo quanto riferito da France 2, il candidato socialista avrebbe vinto con qualche voto di vantaggio. In precedenza, i media belgi avevano inizialmente dato per vincitrice la Le Pen, numero uno del Front Nazional. Lo staff della leader dell’estrema destra vorrebbe un riconteggio di una parte dei voti.

Il quotidiano svizzero La Tribune de Geneve, dà invece per sconfitto Francois Bayrou, che sarebbe stato battuto nella circoscrizione di Pau dalla candidata socialista Nathalie Chabanne. Quest’ultima al primo turno aveva conquistato il 34,90% dei voti contro il 23,63% del candidato centrista.

ELETTE 108 DONNE: RECORD ASSOLUTO -  Almeno 108 donne sono state elette alle elezioni politiche francesi secondo i primi risultati del ballottaggio. Si tratta di un record. Nel 2007 le candidate elette all’Assemblea Nazionale erano state 107 (su 577 seggi).