Atene, 24 giugno 2012 - Nuovi guai per la Grecia. Mentre Atene chiede tempo alla Ue per l'attuazione del piano di austerità, la stampa ellenica riporta una notizia che potrebbe mettere in difficoltà i rapporti, già tesi, con la Troika.

La Grecia avrebbe violato un accordo con l’Unione europea e il fondo monetario internazionale assumendo circa 70.000 funzionari nel 2010-2011, secondo un rapporto pubblicato oggi dalla rivista To Vima. Questo settimanale di centro-sinistra, a tal proposito, cita una relazione della missione permanente della Troika (Ue, Bce ed Fmi) e un analogo documento del ministro delle Finanze ad intermim, George Zannias.

“Mentre il governo (dei socialisti del Pasok, ndr) ha approvato la legge per la riduzione del numero dei funzionari, questi ultimi sono rientrati dalla finestra”, ha detto un esponente della Troika, citato da To Vima, aggiungendo che 12.000 altre persone sono state assunte dagli enti locali mentre era in corso il processo di fusione di alcune municipalità.

La relazione che Zannias dovrebbe consegnare al suo successore Vassilis Rapanos, nominato dopo le elezioni del 17 giugno, rivela che il numero dei funzionari pubblici è ufficialmente pari a 692.000, mentre 53.000 hanno lasciato il lavoro nel 2010 e altri 40.000 nel 2011: la riduzione netta è stata però solo di 24.000 unità, secondo il settimanale To Vima.

La Grecia si è impegnata a sostituire in questo periodo un funzionario su cinque nel primo memorandum di negoziato in cambio degli aiuti dlel’Ue e dell’Fmi.