Bucarest, 6 luglio 2012 - Caos in Romania, dove è stato destituito il presidente Traian Basescu. I parlamentari romeni hanno votato a favore della destituzione, mentre la Commissione europea e Berlino hanno espresso preoccupazione per possibili attentati alla democrazia da parte della coalizione di centro-sinistra al potere.

In totale 258 senatori e deputati su 432 complessivi hanno votato per “l’impeachment” di Basescu, ha annunciato un senatore dell’Unione sociale liberale (Usl, maggioranza), Dan Radu Rusanu.

ORA IL REFERNDUM - Questa destituzione diventerà definitiva solo se sarà ratificata da un referendum da organizzare entro trenta giorni. L’interim alla guida dello stato sarà garantita dal presidente del Senato Crin Antonescu, leader dell’Usl.

L’USL, al potere da inizio maggio, ha accusato il capo dello stato di violare la costituzione attribuendosi le prerogative del primo ministro e avendo “imposto misure di austerità che hanno impoverito la popolazione”.
Traian Basescu ha respinto queste accuse, denunciando un tentativo dell’Usl di “controllare tutti i settori dello stato e in particolare la magistratura”. Ha inoltre lanciato l’allarme sui rischi per la “stabilità e la reputazione del Paese”.