dall'inviato Giampaolo Pioli

New York, 15 luglio 2012 - Il ministro della salute cubano non lo nasconde. Il colera che ha colpito la città di Manzanillo nella provincia di Granma ad est del Paese a quasi 800 chilometri da l’Avana ha già fatto almeno tre vittime mentre i casi confermati nell’area sarebbero almeno 158. Ma non dice nulla di più se non che è aumentata in questi giorni la produzione dell’ipoclorito di sodio che viene distribuito nelle farmacie della zona colpita per purificare l’acqua a rischio.

Secondo alcune fonti dei dissidenti (impossibili comunque da verificare) le cifre del focolaio invece sarebbero più allarmanti con alcune decine di morti e oltre un migliaio di persone contagiate anche in altri municipi del paese, a Niquero, Yara e a Bayamo la capitale della provincia di Granma. Per le autorità castriste comunque non ci sarebbe rischio di contagio.

La causa del colera sarebbe stata provocata dalle acque infette provocate dai liquami che con le forti piogge del mese di giugno si sono in parte infiltrate nelle falde acquifere alla periferia di Manzanillo e nei bacini di approvvigionamento. Spesso sono gli stessi contadini che scavano dei pozzi artigianali dai quali estraggono l’acqua per l’uso domestico.

Preoccupati dei devastanti effetti che l’allarme e la psicosi colera potrebbe avere sul turismo, le autorità di l’Avana dopo avere assicurato che la situazione viene tenuta costantemente sotto controllo e sono scattati non solo nella zona colpita ma anche nei centri vicini tutti i meccanismi di prevenzione ha spedito a Bayamo e nella provincia del Granma decine di medici e infermieri richiamando in qualche caso anche diversi specialisti che erano stati spediti da quasi due anni ad Haiti per far fronte alla grande epidemia di colera che avrebbe ucciso più di 7000 persone dopo il terremoto del 2010.

In questo modo l’intera area ha visto immediatamente l’assistenza alla popolazione infantile colpita ai primi di luglio da frequenti casi di diarrea. Il rischio contagio ha messo comunque in allarme le autorità messicane che si sono immediatamente attivate per rafforzare i controlli sui voli provenienti da Cuba e diretti a Cancan e Merida. Non è escluso che anche le autorità americane, dopo l’avvio dei voli diretti da New York e Miami per l’Avana possano richiedere speciali certificazioni per i passeggeri cubano-americani in arrivo dall’isola.

Diplomatici cubani alle Nazioni Unite ripetendo le indicazioni delle autorità cubane confermano che la situazione rimane totalmente sotto controllo e non esisterebbe al momento alcun rischio di contagio. "Prendiamo la situazione molto seriamente e abbiamo attivato tutti meccanismi preventivi e di contenimento… sappiamo anche che circolano informazioni allarmistiche e speculative che non hanno nulla a che vedere con la realtà, ma piuttosto con la propaganda politica anti-cubana…".