NEW YORK, 16 luglio 2012 - Per la stampa americana è la Kim Kardashian della Siria, ma non è famosa per i reality show, ma per il suoi contatti nel governo di Assad. Sheherezade Jaafari, detta ‘Sherry’, è la figlia di 22 anni dell’ambasciatore siriano alle Nazioni Unite Bashar Al-Jaafari, ex stagista nell’ufficio stampa del presidente siriano Bashar Al-Assad. Corteggiata dai media per arrivare al dittatore, la giovane siriana, dopo tre mesi vicino ad Assad, è ora criticata per aver aiutato la comunicazione di un governo sotto il quale, negli ultimi 16 mesi, sono morte circa 16mila persone a causa degli scontri, delle violenze e dei massacri nel Paese.

E proprio mentre la situazione in Siria precipita, tanto che la Croce Rossa la definisce “guerra civile” e Assad fa entrare i carri armati a Damasco, la posizione di ‘Sherry’, tornata a vivere a New York, diventa più difficile. A scatenare le critiche, la notizia del suo ingresso alla Scuola di Affari Pubblici e Internazionali della Columbia University (Sipa), ottenuto grazie alla giornalista dell’Abc Barbara Walters. Lo scorso dicembre, la Walters era stata l’unica ad avere un’intervista con il presidente siriano, la prima concessa a un network americano, che ha conquistato le prime pagine di tutti i giornali per le dichiarazioni in cui Assad negava di essere il responsabile dell’inasprimento delle proteste.

Dopo aver provato a raccomandare questa “ragazza brillante e bellissima che conosce cinque lingue” per il programma della Cnn “Piers Morgan Tonight”, la giornalista si è offerta di aiutare Sheherezade a entrare nella prestigiosa università americana. Un conflitto d’interessi per il quale la Walters si è scusata, scatenando un dibattito tra professori e studenti, non tanto per la raccomandazione, ma sulla possibilità di porre limiti alla libertà d’ingresso nelle accademie ed è già nata una petizione on-line, ad opera degli esuli siriani, per chiedere di ritirare l’ammissione di Miss Jaafari.

Dalle mail private della bella siriana, pubblicate dalla stampa inglese e americana, si delinea il suo ruolo nel governo siriano. Prima dell’intervista all’Abc per esempio, la ragazza consiglia ad Assad di parlare ai media occidentali minimizzando le repressioni in Siria, suggerendo che “la mente americana è facilmente manipolabile”. Una delle ultime mail rese pubbliche da Wikileaks rivela invece che ‘Sherry’, come stagista all’agenzia di Relazioni Pubbliche Brown Lloyd James, ha aiutato il suo capo Mike Holtzman ad andare all’opera insieme ad Asma Al-Assad, moglie del presidente siriano, all’inizio del 2011.

Per rispondere agli scandali, Sherherezade Jaafari, in un’intervista concessa al Daily Telegraph, si è difesa dichiarando di essere stata una semplice stagista non pagata all’interno dello staff di Assad e che “qualunque ragazza americana avrebbe accettato quest’offerta preziosa per arricchire il proprio curriculum”. “Sono una ragazza semplice – ha continuato Jaafari che ha negato una connessione tra Barbara Walters e il suo ingresso alla Columbia – e troppo giovane per essere presa come capro espiatorio: non voglio pagare un prezzo per essere la figlia di un ambasciatore”.

Una relazione misteriosa quella di ‘Sherry’ con il presidente Assad, con il quale si dice abbia avuto un flirt. Dal suo account risulta che tra agosto 2011 e gennaio 2012 la ragazza ha inviato al dittatore siriano 118 mail, tutte scritte in modo molto informale: “Sei fantastico e sembra che hai 25 anni”. E ancora: “Sei arrabbiato con me ☹ ?”. Se una volta però, nelle sue mail al responsabile della Brown Lloyd James, la ragazza definiva Assad “un uomo molto amato dal suo popolo” e si dichiarava completamente “fedele” a lui, ora al Daily Telegraph risponde: “Sono fedele al mio Paese e ai miei concittadini”.