Tel Aviv, 20 luglio 2012 - Sono state sepolte oggi in Israele le cinque vittime dell’attentato suicida di mercoledì a Burgas, in Bulgaria, costato la vita anche all’autista del mezzo, di nazionalità bulgara. Le salme dei cinque israeliani uccisi sono rientrate in patria poco dopo la mezzanotte a bordo di un C-130 dell’Aeronautica israeliana. Le cinque vittime sono: Itzik Colangi, 28 anni; Amir Menashe, 28 anni; Elior Price, 26 anni; Maor Harosh, 25 anni; e Kochava Shriki, 44 anni.

BULGARIA: ATTENTATORE STRANIERO - Il ministro dell’interno bulgaro, Tsvetan Tsvetanov, ha ribadito oggi che il kamikaze che l’altro ieri ha fatto strage di turisti israeliani a Burgas non è Mehdi Ghezali, un estremista islamico nato in Svezia da padre algerino e madre finlandese, del quale hanno parlato ieri alcuni media. La foto di Ghezali messa su internet ‘’non ha niente a che fare con il terrorista kamikaze responsabile dell’attentato di Burgas’’, ha detto Tsvetanov in una conferenza stampa.

Il ministro ha sottolineato che le autorità sono impegnate al massimo negli sforzi per identificare il kamikaze, che potrebbe essere l’uomo ripreso dalle telecamere di sorveglianza all’aeroporto di Burgas. Tsvetanov ha detto che gli inquirenti bulgari operano di concerto “con i servizi speciali di altri due paesi”, ma non ha voluto precisare quali. “Stiamo lavorando in perfetta sincronia con i nostri partner euroatlantici, vogliamo ricostruire ogni attimo della permanenza del terrorista in Bulgaria fino all’attentato”, ha aggiunto il ministro dell’interno, che ha riferito inoltre della presenza a Burgas di agenti dell’Interpol. Tsvetanov ha anche precisato che il kamikaze ha utilizzato tre chilogrammi di tritolo.

L'attentatore, ha aggiunto Tsvetanov, era un cittadino straniero che era entrato in Bulgaria più di una settimana prima dell'attacco. Delle indagini sull’attentato di Burgas ha parlato oggi anche il premier conservatore bulgaro Boyko Borissov, che in parlamento ha respinto le critiche dell’opposizione sulle falle nel campo della sicurezza in Bulgaria.

GLI STATI UNITI -  L'attentato in Bulgaria contro il bus di turisti israeliani evoca la pista Hezbollah libanese. Lo afferma il portavoce del Pentagono, George Little. ''L'attentato ha alcuni marchi di Hezbollah ma non siamo in grado di determinare esattamente chi sia l'autore''

AHMADINEJAD: ISRAELE SE L'E' CERCATA -  La strage di Burgas è una “risposta meritata” ai tentativi israeliani di schiacciare il programma nucleare iraniano attraverso l’assassinio degli scienziati che vi lavorano. Mahmoud Ahmadinejad non si assume esplicitamente la responsabilità dell’attentato di Burgas contro una comitiva di turisti israeliani, ma gongola per il successo dell’impresa messa in atto da un kamikaze nell’aeroporto bulgaro: “I nemici acerrimi del popolo iraniano e della Rivoluzione islamica hanno messo in campo la gran parte della propria forza contro di noi”, ha detto il presidente iraniano in un discorso il cui contenuto è stato riportato dal canale televisivo israeliano Channel 2, citato da Times of Israel. “Certo,”, ha continuato,”sono riusciti a infliggerci dei colpi più di una volta, ma hanno dovuto subire in cambio una reazione molto più forte”.

Fin dalle prime ore successive all’attentato il governo israeliano ha puntato l’indice contro Teheran e il suo “braccio” Hezbollah, e oggi il Pentagono ha fatto sapere di prendere in seria considerazione l’ipotesi di un gesto che ha “i tratti distintivi di Hezbollah” e compiuto nell’ambito della “guerra ombra” tra lo Stato ebraico e la Repubblica islamica. Finora, pero’, nessuno ha fornito dettagli in grado di convalidare queste affermazioni e la stessa Difesa americana ha dovuto ammettere di non poter “determinare con certezza chi sia stato il responsabile” della strage, a parte, naturalmente, l’uomo che si e’ fatto esplodere.