NEW YORK, 20 luglio 2012 - Quel che si sa è che non c’è il rischio di annoiarsi. Tutto il resto è pura improvvisazione. Non esistono spartiti nè canzoni conosciute, solo una gran voglia di suonare. Al Bamboo, un locale dell’East Village, un gruppo di musicisti ha inventato un nuovo modo di fare spettacolo. E non ha niente a che fare con una tradizionale jam session, letteralmente una "marmellata", una riunione di musicisti che si improvvisano, ma su griglie di accordi e temi conosciuti.

La band Gentei Kaijo ha deciso di eliminare ogni tracciato musicale per lasciare a chi suona la libertà di seguire l’ispirazione del momento. Cantanti e musicisti si alternano sul palco senza avere la più pallida idea di quel che potrà succedere. Si suona musica hip hop, ma mai come in questo caso l’eccezione è la regola e ogni volta si sconfina in un genere diverso, dal funky al jazz fino al blues, senza dimenticare la musica elettronica. E non è raro che anche il pubblico si trovi a fare da coro: il risultanto è un soprendente - e coinvolgente - mix di suoni e ritmi in continua evoluzione.

.Il piccolo palco del Bamboo ospita una gran varietà di strumenti: oltre a voce, batteria, basso e tastiere, nella band ci sono un sassofono, una tromba e un dj E chiunque altro abbia voglia di unirsi alla band “di casa”. Tra i musicisti della band Gentei Kaijo c'è anche un italiano: il basso è di Francesco Beccaro, a New York da cinque anni. Oltre ad insegnare alla Collective School of Music, ogni domenica sera si esibisce al mitico Cafè Wha?, il locale celebre per aver ospitato – tra gli altri - Bob Dylan, Jimi Hendrix, Bruce Springsteen e Bill Cosby. Alla batteria c’è Lenny "the Ox" Reece, alla tastiere si alternano Christian Almiron e Nicholas Semrad, Phasone Yeah, al sax e alla tromba Nathanael Nicol, mentre il dj set è di Aki Kasuga Williams.