Damasco, 23 luglio 2012 - Le truppe regolari siriane, dopo aver riconquistato i quartieri in mano ai ribelli, hanno fucilato almeno 20 uomini disarmati, a Mezzeh, perché sospettati di aver aiutato i ribelli. Lo rendono noto fonti degli attivisti antiregime.

Gli uomini della IV Brigata dell’Esercito, la temutissima unità di elite al comando di Maher al-Assad, fratello minore del presidente siriano Bashar al-Assad, avrebbero ucciso ragazzi tra i 20 e i 30 anni.

“I corpi sono stati raccolti dai quartieri di al-Ikhlas, al-Zayat, al-Farouk, Hawakir al-Sabbarah e al-Basatin e portati tutti nella moschea di al-Mustafa. Hanno diversi fori di pallottola; uno ne ha almeno 18. Tre hanno le mani legate dietro la schiena. Alcuni sono in pigiama. Molti hanno le dita rotte o amputate, altri sono stati sgozzati”, spiega l’attivista Bashir al-Kheir.

TERZI: LE VIOLENZE DELL'ESERCITO SIRIANO RASENTANO LA PULIZIA ETNICA - Le violenze compiute dalle forze del regime siriano rasentano “la pulizia etnica e i crimini contro l’umanità”: a denunciarlo è stato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, al suo arrivo alla riunione a Bruxelles con i colleghi dell’Ue.

Per il titolare della Farnesina l’esercito siriano sta conducendo “una battaglia assolutamente inaudita di massacro della propria popolazione”, sta andando “ben al di là di qualsiasi altra repressione che abbiamo visto nei Paesi della Primavera araba”. “E’ qualcosa che nel nostro mondo non deve esistere, rasenta la pulizia etnica e i crimini contro l’umanità”, ha dichiarato Terzi prima della riunione dedicata proprio alle nuove sanzioni e all’inasprimento dell’embargo sulle armi contro il regime siriano.

UE: OK A RAFFORZARE LE SANZIONI AL REGIME DI ASSAD - L’Unione europea ha deciso oggi di rafforzare le sanzioni e l’embargo sulle armi imposti al regime siriano di Bashar al Assad: lo ha annunciato una fonte diplomatica.

Secondo quanto riferito, è stato trovato un accordo all’inizio della riunione dei ministri europei degli Affari esteri per aggiungere altre 26 persone e tre nuove amministrazioni siriane alla lista delle autorità del regime sanzionate. Analoga intesa è stata raggiunta per rafforzare l’embargo sulle armi, ha riferito la fonte.

LEGA ARABA: ASSAD SI RITIRI IN CAMBIO DI ASILO SICURO - Nuove pressioni su Bashar al-Assad arrivano dai Paesi della Lega Araba che chiedono al presidente siriano una ‘’decisione coraggiosa’’ in cambio di un’’’uscita sicura’’. L’organizzazione panaraba con sede al Cairo chiede al leader siriano di lasciare il potere per porre fine alle violenze che si registrano in Siria da oltre 16 mesi e che sono costate la vita a migliaia di persone. ‘’C’è accordo sulla necessità di dimissioni rapide da parte del presidente Bashar al-Assad’’, ha detto il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Hamad bin Khalifa Al-Thani, parlando con i giornalisti a Doha dopo i due incontri che si sono conclusi nella notte.

Dall’organizzazione è arrivato anche un invito alle opposizioni e all’Esercito libero siriano, composto per lo più da disertori delle forze governative di Damasco, a formare un governo di transizione di unità nazionale. ‘’Chiediamo all’opposizione e all’Esercito libero siriano di formare un governo di unità nazionale’’, ha aggiunto al-Thani, secondo il quale Assad ‘’potrebbe porre fine alla distruzione e alle uccisioni con una decisione coraggiosa’’.

In questo contesto, ha aggiunto al-Thani, ‘’deve cambiare’’ la missione di Kofi Annan, inviato di Onu e Lega Araba per la Siria. Ora l’attenzione, ha detto, deve essere concetrata ‘’sul trasferimento pacifico dei poteri’’. A Doha i Paesi della Lega Araba hanno anche concordato lo stanziamento di 100 milioni di dollari di aiuti per i rifugiati siriani che da metà marzo dello scorso anno hanno lasciato la patria alla volta di Libano, Giordania e Turchia.

ISRAELE: NETANYAHU TEME CHE LE ARMI CHIMICHE DI ASSAD FINISCANO A HEZBOLLAH - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu teme che le milizie sciite libanesi di Hezbollah possa mettere le mani sull’arsenale chimico siriano se il regime di Bashar el Assad dovesse cadere. Cosi Netanyahu che in un’intervista alla statunitense Fox News ha confermato la possibilità di un attacco per fermare l’eventuale trasferimento di armi.

E ERDOGAN CONVOCA DIFESA E SERVIZI - Il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, ha convocato una riunione con i vertici del MIT, i servizi segreti turchi e con Ismet Yilmazz, il ministro della Difesa. Lo riporta l’emittente Ntv, specificando che si tratta di un incontro che non faceva parte della agenda del primo ministro e che all’ordine del giorno c’è la situazione in Siria.


Oggi, Adnan Kecici, il Console generale turco ad Aleppo, è stato fatto rientrare in patria, per il timore che la situazione interna in Siria possa precipitare da un giorno all’altro. Ieri Ankara ha annunciato il rafforzamento delle difese sul confine con la Siria, con il dispiegamento di batterie di missili terra-aria.

 

SIRIA: ARMI CHIMICHE SOLO PER ATTACCO STRANIERO - Il regime siriano ha respinto un nuovo appello della Lega araba per le dimissioni di Bashar al-Assad e ha minacciato di usare le armi chimiche in caso di intervento militare straniero.

Al termine di una riunione notturna a Doha, in Qatar, i ministri degli Esteri della Lega araba hanno chiesto un passo indietro del leader siriano in cambio dell’assicurazione di “un’uscita sicura” dal Paese. Nel comunicato finale è stato anche invitato il Libero esercito siriano a formare un governo transitorio di unità nazionale insieme a una non meglio precisata “autorita’ ‘de facto’ nazionale”.

“Ci dispiace che la Lega araba sia scesa fino a questo livello nei confronti di un suo Stato membro”, e’ stata la risposta del portavoce del ministero degli Esteri siriano, Jihad Makdissi. La “decisione” su Assad, ha aggiunto, “spetta solo al popolo siriano, l’unico arbitro del destino del suo governo”.

Il portavoce ha anche lanciato una minaccia: all’assicurazione che “la Siria non userà armi chimiche o altre armi non convenzionali contro i suoi civili” è stato aggiunto il monito che “le impiegherà soltanto nel caso di un’aggressione esterna”.