Il Cairo, 8 agosto 2012 - Oltre venti uomini armati sono stati uccisi all'alba di oggi e una decina sono rimasti feriti nei raid aerei e via terra lanciati dall'esercito egiziano sul nord del Sinai in risposta all'attacco di domenica del gruppo al Jihad, succursale regionale di Al Qaeda, nel quale rimasero uccise 16 guardie di frontiera egiziane. Lo riferisce Ahram online, precisando che i raid sono stati condotti nella zona di Sheikh Zuwaid, vicino ad al-Arish, capitale provinciale del Nord del Sinai.

BOTTA E RISPOSTA - Il giornale riferisce che nella notte si sono registrati violenti scontri nei pressi dei checkpoint di al-Arish dopo che le forze di sicurezza hanno risposto a un attacco condotto da uomini armati e che ha portato al ferimento di tre agenti. Inoltre uomini della polizia e dell'esercito sono stati dispiegati con forza nelle zone montagnose a sud di al-Arish con l'obiettivo di sconfiggere i miliziani.

NILE TV CONFERMA - Secondo l'agenzia di stampa cinese Xinhua l'operazione è iniziata con un elicottero militare che ha colpito il villaggio di Sheikh Zuweid tra Arish, capitale del Nord del Sinai, e il valico di Rafah con la Striscia di Gaza (controllata da Hamas). Nel villaggio sono entrati oltre 100 soldati e la battaglia armata durata l'imntera notte è terminata alle prime ore di questa mattina. La televisione di stato egiziana Nile Tv ha confermato il bilancio dei 20 militanti uccisi, mentre l'esercito non ha ancora rilasciato comunicazioni ufficiali. Ma l'attesa replica ai qaedistidel generale Hussein al-Tantawi è già cominciata.