Roma, 11 agosto 2012 -  Battaglia senza respiro in Siria. Furiosi combattimenti tra forze lealiste e insorti sono scoppiati a metà giornata nel cuore stesso di Damasco, vicino alla sede della Banca Centrale Siriana: lo hanno riferito testimoni oculari, secondo cui gli scontri strada per strada sono stati preceduti da una violentissima esplosione. Negli ultimi giorni le ostilità nella capitale si erano concentrate essenzialmente alla periferia.

L'ESPLOSIONE - Una forte esplosione, seguita da raffiche di colpi d’arma da fuoco. La deflagrazione sarebbe avvenuta in una zona vicina al centro della capitale, ad appena un centinaio di metri dal Four Seasons Hotel, che spesso ospita delegazioni straniere in visita a Damasco.  Secondo l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana a esplodere è stata una bomba collocata da "terroristi" nella zona di al-Marjeh. Al momento non si hanno notizie di vittime. Stando all’agenzia, inoltre, le forze governative starebbero dando la caccia ai responsabili dell’attacco, che avrebbero esploso colpi d’arma da fuoco per coprire la loro fuga.

STATI UNITI E TURCHIA - Il segretario di stato Usa, Hillary Clinton, ha detto oggi a Istanbul che Usa e Turchia collaboreranno a piani di emergenza nell’ipotesi si verifichi in Siria "lo scenario peggiore", per "l’orribile eventualità che vengano usate armi chimiche". I piani, ha aggiunto, dovranno indicare "che cosa questo significherebbe in termini di risposta, di assistenza umanitaria e medica, e che cosa deve essere fatto per evitare che queste armi siano usate o cadano nelle mani sbagliate".