Manila, 31 agosto 2012 - Un terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito le Filippine ed è stato diramato un allarme tusnami per Filippine e Indonesia, poi rientrato. Il sisma è avvenuto alle 20.47 ora locale (le 14.47 in Italia), con epicentro in mare 139 chilometri ad est della località filippina di Sulangan, a una profondità di 33 chilometri. Le Filippine hanno ordinato l’evacuazione di sei province costiere dopo il terremoto. L'allarme maremoto era stato diramato anche per Taiwan e Giappone.

Il sisma ha distrutto strade e ponti e le popolazioni sono fuggite verso le zone collinari dopo l’allerta tsunami. Lo ha riferito alla Reuters un parlamentare, dopo che il Centro Vulcanologico nazionale aveva invitato i residenti che vivono vicino alla costa a evacuare le loro case e spostarsi nelle zone più alte rispetto al livello del mare.

Nelle Filippine il sisma ha generato il panico: il terremoto è stato avvertito in numerose province, e ha causato secondo un parlamentare citato dall’agenzia Reuters, il "crollo di ponti e strade". Il centro meteorologico giapponese, a differenza di quello Usa, ha mantenuto l’allerta tsunami più a lungo, facendo alzare il livello di soglia anche nella disastrata centrale di Fukushima. La vigilanza rafforzata sulla centrale, duramente danneggiata dal sisma/tsunami dell’11 marzo 2011, è di natura strettamente prudenziale vista l’esperienza drammatica di oltre un anno fa.