Beirut, 14 settembre 2012 - Benedetto XVI è sbarcato in Libano. Ad accoglierlo all'aeroporto internazionale Rafiq Hariri, dal nome del premier ucciso nell'attentato del 14 febbraio del 2005,  i cosiddetti "tre presidenti" del Paese dei Cedri, ovvero per dettato costituzionale i rappresentanti di tre diverse confessioni religiose: il presidente Michel Suleiman, cristiano maronita, il premier Najib Mikati, musulmano sunnita e il presidente dell'Assemblea dei deputati Nabih Berr, musulmano sciita. A salutare il Papa, che è atterrato alle 12.45 italiane (le 13.45 locali), anche tutti i patriarchi e vescovi del Libano, personalità ortodosse e musulmane. Sull'aereo papale Bendetto XVI aveva anticipato il senso del suo imminente discorso con questa frase: "Il fondamentalismo è sempre una falsificazione delle religioni perché Dio invita a creare pace nel mondo e compito delle fedi nel modo è creare la pace. Nell'immagine degli altri rispettiamo l'immagine di Dio''.

ACCOGLIENZA TRIONFALE - Gli sciiti di Hezbollah, principale forza della coalizione di governo libanese, hanno tappezzato l'aeroporto internazionale di Beirut e le vie limitrofe di striscioni che danno il benvenuto a papa Benedetto XVI. "Hezbollah dà il benvenuto al Papa nella patria della coesistenza", si legge, in francese e in arabo, su alcuni degli striscioni.

'SAALAM ALAYKUM' - "C'è stata - ha spiegato ai microfoni di Radio Vaticana il nunzio apostolico Gabriele Caccia, che sarà il primo a salutare il Papa salendo sull'aereo subito dopo l'atterraggio - una grandissima disponibilità, sia da parte del governo, sia da parte delle Chiese. Abbiamo avuto delle testimonianze importanti da parte di tutta la componente musulmana: sunniti, sciiti, drusi, alawiti". Per l'ambasciatore della Santa Sede, "c'è un grande entusiasmo; un entusiasmo che si vede, si sente, ed è bello pensare che il Santo Padre ha scelto proprio come espressione, slogan di questa sua visita 'Pax vobis', 'salaam alaykum' come amano dire qui in tutta la regione, 'La pace sia con te', è diventato anche un saluto quotidiano".

MESSAGGIO DI NAPOLITANO - La visita del Papa in Libano che ha inizio oggi e si concluderà domenica "è attesa non solo dalla comunità cristiana, ma da tutta la società civile libanese e alla quale guarda con grande speranza l'intero Medio Oriente". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato a Sua Santità Benedetto XVI. "Santità, desidero farle pervenire il mio più sincero ringraziamento per il messaggio che ha voluto cortesemente indirizzarmi in occasione della sua partenza per il viaggio apostolico in Libano", scrive il Capo dello Stato. La visita "contribuirà a rafforzare la volontà del popolo libanese di procedere sulla via della libertà religiosa e della pacifica convivenza e recherà un importante messaggio di pace e speranza per tutta la regione, quanto mai necessario in un periodo drammatico come l'attuale. Mi è gradita l'occasione, Santità, per rinnovarle i sensi della mia profonda stima e considerazione".