Kabul, 18 settembre 2012 - Almeno 12 persone, di cui nove straniere, sono morte in un attentato suicida contro un minibus stamattina a Kabul. Lo ha riferito la polizia afghana, precisando che "un attentatore suicida si è fatto esplodere con la sua auto sulla strada che porta all'aeroporto di Kabul", uccidendo "nove operai stranieri e tre civili afghani". Nell'attacco, il cui obiettivo era il van sul quale viaggiavano gli stranieri, sono rimasti feriti anche due agenti della sicurezza.

La polizia ha spiegato che quasi tutte le vittime erano sudafricane, fra loro vi sarebbe anche un cittadino del Kirghizistan. Fonti occidentali e afghane hanno fra l’altro indicato che il furgone apparteneva alla società operante nel settore aereo Acs, spesso utilizzata dall’ambasciata americana per il trasporto di persone dall’aeroporto di Kabul.

LA RIVENDICAZIONE - L'attentato è stato rivendicato dal gruppo ribelle Hezb-e-Islami, che lo ha definito una risposta al film anti-islamico 'L'innocenza dei musulmani' ('The Innocence of Muslims'), prodotto negli Stati Uniti, che ha scatenato un’ondata di violenze antiamericane in Medio Oriente e in Nord Africa. Un portavoce del gruppo, Zubair Sidiqi, ha anche detto all’Afp per telefono che il kamikaze era una donna di 22 anni e che a bordo dell'auto c'erano 200 chili di esplosivo.

AL QAEDA - E, oggi, Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) ha rivolto un appello ai suoi seguaci a "seguire l’esempio" dell’attacco al consolato Usa a Bengasi e a uccidere tutti gli ambasciatori americani nell’area. Lo rivela il centro americano di monitoraggio dei siti islamisti IntelCenter. Nel suo messaggio, Aqmi definisce l’uccisione dell’ambasciatore Stevens in Libia "il più bel regalo" per tutti gli estremisti islamici in occasione dell’anniversario dell’11 settembre. Il gruppo rivolge un appello ad attaccare le ambasciate americane negli altri paesi del Maghreb (Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania) e a uccidere gli ambasciatori.

FARNESINA - Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, dal canto suo, ha rassicurato sulla situazione delle nostre sedi diplomatiche nei paesi dove nei giorni scorsi si è scatentata la violenza. "Le nostre ambasciate, da una verifica, sono in una situazione sicura, sono state prese tutte le misure necessarie. Non abbiamo motivo di temere per altre manifestazioni di violenza nè di temere per numerosissimi connazionali", ha detto il capo della Farnesina intervenendo a Unomattina. "Naturalmente, esercitiamo la massima vigilanza - ha tenuto a sottolineare Terzi -. E’ una situazione nella quale è richiesto da parte di tutti sia senso di responsabilità".

PAKISTAN - Intanto il Pakistan ha bloccato l’accesso a YouTube a causa della presenza sul sito del trailer del film 'blasfemo' sul profeta Maometto. Il provvedimento era stato annunciato dal premier Raja Pervez Ashraf a seguito delle proteste per il film scoppiate in diverse città del Paese e in cui sono morte due persone. L’accesso alla piattaforma sarà sospeso finché il trailer non sarà rimosso.

FATWA CONTRO REGISTA E ATTORI - Inoltre un imam salafita egiziano, Ahmad Fouad Ashoush, ha lanciato una fatwa contro tutte le persone coinvolte nel film 'The Innocence of Muslims', tra cui gli attori e il regista. Lo ha riferito ‘Site’, il sito di intelligence americano che ha scoperto la fatwa del religioso su alcuni forum jihadisti.
A dirigere il film sarebbe stato un 65enne regista di soft porno, Alan Roberts, mentre il produttore è Sam Bacile, alias Nakoula Bassaeley Nakoula. Alcuni degli attori del film, la cui identità non è stata rivelata per motivi di sicurezza, hanno dichiarato di essere ignari del soggetto del film i cui dialoghi sarebbero stati in seguito doppiati.