Atene, 26 settembre 2012 - Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sono scoppiati ad Atene all’arrivo del corteo dei sindacati in piazza Syntagma, nel centro di Atene. Gruppi di giovani, con il volto mascherato, hanno lanciato bottiglie Molotov contro gli agenti di polizia in assetto anti sommossa. Le forze dell’ordine hanno risposto con il lancio di lacrimogeni.

Oggi in Grecia è stata indetta un nuovo sciopero generale, il terzo dall’inizio dell’anno, il primo con il nuovo governo Samaras. Lo sciopero di 24 ore è stato convocato dai due principali sindacati del paese, Gsee e Adedy, che hanno organizzato diverse manifestazioni in molte città per protestare contro le nuove misure di austerità che il governo diretto dal conservatore Antonis Samaras di prepara a varare.

Più di 30mila persone sono scese in piazza ad Atene e Salonicco nella giornata di sciopero generale proclamata dai due principali sindacati del paese. Nella capitale 15mila persone - ma si tratta della valutazione della polizia- stanno raggiungendo la piazza Sintagma del Parlamento, che è comunque protetto da una barriera di metallo, in due diversi cortei. Un totale di 5mila agenti sono stati dispiegati ad Atene.

SAMARAS APPROVA PACCHETTO MISURE AUSTERITY - Il primo ministro greco, il conservatore Antonis Samaras, ha approvato oggi il pacchetto di tagli da 11,5 miliardi di euro che gli è stato presentato ieri sera dal ministro delle Finanze Yannis Stournaras. Lo riferisce il sito del quotidiano Ekathimerini, spiegando che il pacchetto verrà presentato in giornata agli altri due leader della coalizione di governo, il socialista Evangelos Venizelos e Fotis Kouvelis di Sinistra Democratica. Verranno anche discusse nuove misure fiscali per un valore di due miliardi di euro.

Il pacchetto prevede tagli alle pensioni e agli stipendi del settore pubblico, ma non parla di nuovi licenziamenti. L’età della pensione viene aumentata da 65 a 67 anni. Le misure fiscali prevedono una stretta su free lance e lavoratori autonomi.

Il via libera al pacchetto da parte dei tre leader della coalizione servirà a far tornare ad Atene i rappresentanti della Troika (Ee, Bce, Fmi) per concludere l’accordo necessario al rilascio di una nuova tranche del prestito internazionale. Ma i nuovi tagli, come dimostrano le massicce proteste di oggi ad Atene e Salonicco, sono fortemente impopolari in un paese già messo in ginocchio dalla crisi economica.