New York, 27 settembre 2012 - Al massimo entro la prossima estate l’Iran avrà raggiunto la fase finale per la produzione dell’uranio necessario alla realizzazione della sua prima bomba nucleare, ha affermato il premier israeliano Benjamin Nethanyau mostrando all’Assemblea generale dell’Onu un grafico realizzato con il profilo di una bomba. Il premier israeliano ha affermato all’Onu che deve essere tracciata una linea rossa sul programma iraniano di arricchimento dell’uranio. Così, ha detto, l’Iran si fermerà, dando più tempo alle sanzioni e alla diplomazia per convincere Teheran a smantellare del tutto il suo programma di armamento nucleare.

IL DISCORSO DI ABU MAZEN - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha poi denunciato come “diffamatorio” il discorso pronunciato all’Assemblea generale dell’Onu dal presidente dell’Autorità Nazionale palestinese Abu Mazen, che aveva definito “razzista” la politica di colonizzazione dello Stato ebraico. Nel suo discorso Abu Mazen aveva lanciato una campagna perché la Palestina ottenga lo status di Paese non membro delle Nazioni Unite, dicendosi “fiducioso” sul sostegno internazionale all’iniziativa e chiedendo al Consiglio di Sicurezza di approvare una risoluzione vincolante che getti le basi per un accordo di pace con Israele.

bu Mazen aveva chiesto all’Assemblea Generale di adottare una risoluzione che consideri la Palestina come uno Stato non membro dell’Onu entro la fine dell’attuale sessione, che si chiuderà nel settembre del 2013. Il Presidente dell’Anp aveva infine criticato la colonizzazione israeliana, definita “catastrofica” e “razzista”, invitando il Consiglio di Sicurezza ad “approvare con urgenza una risoluzione che getti le basi di una soluzione al conflitto e che serva da riferimento vincolante” in vista di un accordo fondato sul principio dei due Stati.