Roma, 7 ottobre 2012 - Il primo ministro britannico, David Cameron, è pronto a usare il suo potere di veto in Europa per far affondare l’approvazione del bilancio Ue se questo non sarà compatibile con gli interessi del Regno Unito. Parlando al Telegraph e alla Bbc, il premier ha infatti giudicato "scandaloso" il tentativo di aumento i fondi raccolti per il periodo dal 2014 al 2020.

"Per quanto riguarda l’accordo quadro pluriennale di finanziamento - ha spiegato - non sarebbe accettabile raccogliere grandi quantità di denaro dei contribuenti dei paesi europei per alimentare un aumento del bilancio centrale". Ed è per questo "che ci batteremo duramente contro questa ipotesi", anche perché "sarebbe scioccante vedere forti aumenti mentre abbiamo bisogno di fare tagli sul bilancio nazionale".

Cameron, inoltre, suggerisce a Bruxelles di suddividere in due il bilancio, scorporando la parte riguardante l’area euro e quella riguardante gli altri paesi europei, Gran Bretagna inclusa.

Cameron ha già usato il potere di veto della Gran Bretagna l'anno scorso in occasione dell’accordo per il cosiddetto Fiscal Compact, pensato per risolvere la crisi dell’Eurozona. In quell’occasione Londra ha rimarcato il proprio isolamento, restano l’unico tra i paesi europei a non firmare la revisione del Trattato Ue. "Ero al tavolo, c’erano 27 Paesi, 26 hanno firmato il Trattato e io ho detto ‘Questo non è nell’interesse britannico, non mi interessa quanta pressione mi fate, non firmo, noi britannici non lo vogliamo’ - ha ricordato -. Loro sanno che sono capace di dire no, e se non otterremo un buon accordo sul budget, dirò no di nuovo".

Il primo ministro ha prospettato anche un taglio del welfare. La Gran Bretagna, ha spiegato Cameron, deve fare nuovi tagli per ridurre il deficit: in particolare, la spesa per il biennio 2015-2016 deve essere ridotta di circa 16 miliardi di sterline, per consentire al Paese di mantenere l’obiettivo di riduzione del deficit nonostante il ritorno della recessione quest’anno. "Voglio che il nostro sia il partito di chi parla molto chiaramente con i cittadini britannici di cosa e’ necessario fare, ovvero trovare il modo di ridurre la spesa - ha detto il premier -. Dobbiamo guardare ad aree come il welfare, che abbiamo già toccato ma dobbiamo andare oltre".