ELEZIONI PRESIDENZIALI USA: TUTTI I NUMERI

VOTI ELETTORALI: Sono 538 ( equivale a 100 senatori, e 435 deputati della Camera, più i tre di diritto del District of Columbia, capitale Washington DC). Ogni Stato ha un numero di delegati che dipende dalla sua popolosità. Per vincere le elezioni il candidato alla presidenza degli Stati Uniti deve ottenere 270 delegati, la maggioranza semplice. Ecco perché esistono Stati più o meno importanti al fine della elezione. Ad esempio, conquistare la California (55 delegati) ha un peso diverso dalla vittoria in Nevada (6). Ci sono Stati “fortemente repubblicani” (fedeli al partito senza interruzione di continuità) e Stati “fortemente democratici”.

Poi ce ne sono alcuni che vengono definiti in bilico (non ancora assegnati a nessun schieramento. Sono i famosi “swing states”). In queste elezioni 2012, questa la ripartizione degli <electoral votes>: Ohio (18 gli stati in bilivco sono considerati 12: Colorado (9), Florida (29), Nevada (6), Virginia (13), Pennsylvania (20), Iowa (6), Wisconsin (10), Carolina del Nord (15), New Hampshire (4). I delegati nel resto degli Stati sono così suddivisi: Alabama (9, repubblicano), Alaska (3, R.), Arizona (11, R.), Arkansas (6, R.), California (55, Democratico), Connecticut (7, D.), Delawere (3, D), District of Columbia (3, D.), Georgia (16, R.), Hawaii (4, D.), Idaho (4, R.), Illinois (20, D.), Indiana (11, R.), Kansas (6, R.), Kentucky (8, R.), Louisiana (8, R.), Maine (4, D.), Maryland (10, D.), Massachusetts (11, D.), Michigan (16, D.), Minnesota (10, D.), Mississippi (6, R.), Missouri (10, R.), Montana (3, R.), Nebraska (5, R.), New Jersey (14, D.), New Mexico (5, D.), New York (29, D.), Dakota del Nord (3, R.), Oklahoma (7, R.), Oregon (7, D.), Rhode Island (4, D.), Carolina del Sud (9, R.), Dakota del Sud (3, R.), Tennessee (11, R.), Texas (38, R.), Utah (6, D.), Vermont (3, D.), Washington (12, D.), West Virginia (5, R.), Wyoming (3, R.) P.A.C. (Political Action Committee; Comitati di Azione Politica): sono gruppi privati (lobby, associazioni professionali, ecc) che raccolgono fondi per finanziare la campagna elettorale del candidato che vogliono appoggiare. Dal 2010, in seguito a una sentenza della Corte Suprema, sono diventati protagonisti indiscussi, assumendo per questo l’accezione di SUPER P.A.C. La sentenza infatti abolisce i limiti alla raccolta fondi di questi gruppi. Ognuno di loro quindi puo’ donare alla campagna elettorale milioni e milioni di dollari, secondo la nuova legge. L’unico vincolo (più formale che sostanziale) e’ che i comitati non devono avere connessioni con il candidato che appoggiano.

PRIMARIE. E’ un sistema di voto attraverso il quale viene scelto il candidato che rappresenterà il partito durante una successiva elezione a una carica pubblica. SI svolgono, in date diverse, su base statale e possono essere chiuse (riservate cioè solo agli iscritti al partito), o aperte a tutti gli elettori. Ogni Stato sceglie il sistema di voto: alcuni hanno il maggioritario, altri il proporzionale o un sistema misto. Rispetto all’elezione del presidente degli Stati Uniti, solitamente le primarie iniziano dodici mesi prima. Quest’anno, si sono svolte soltanto quelle repubblicane. Il candidato scelto è stato Mitt Romney. Prima delle primarie, in modo non vincolante, ogni Stato puo’ decidere se fare lo “STRAW Poll”. Si tratta di una sessione di voto, fatta solo per sondare il gradimento dei candidati. Il più famoso è quello ad Ames, in Iowa.

CAUCUS: il termine si riferisce a un’assemblea di persone, accomunate da affinità politiche o etniche, che si riunisce per instaurare un dibattito sui temi a loro più cari. I caucus possono essere quindi: gli iscritti al partito , o gruppi di eletti all’interno del Congresso che si uniscono con l’obiettivo di portare avanti cause condivise (il più famoso è il Congressional Black Caucus, formato da afroamericani). In occasione delle primarie, i caucus sostituiscono le primarie nell'indicare i delgati alla convention del partito che assegnerà la nomination. In questo caso le assemblee si svolgono in chiese, all’interno di palestre o in altre sale pubbliche.

REGISTRAZIONE AL VOTO: Non basta essere nati negli Stati Uniti, avere più di 18 anni o un passaporto americano per poter votare. Non si viene iscritti automaticamente come aventi diritto al voto come succede in Italia. Chi vuole votare deve registrarsi nell’ufficio della propria contea o del propriom distretto elettorale.(quest’anno solo a Washington sarà possibile iscriversi tramite il social network Facebook). La registrazione è l'operazione indipsensabile per autorizzare il voto. Entramb i i partiti hanno migliaia di volontari impegnati in questa operazione in diversi stati. Quasi sempre le registrazioni si concludono una decina di giorni prima dell'electorfal day.

CAMERA E SENATO. Le elezioni presidenziali coincidono con quelle di camera e senato. Il 6 novembre si rinnova l'intera Camera e un terzo del Senato. La CAMERA dei Rappresentanti è formata da 435 membri. Ogni Stato ne elegge un numero che è proporzionale alla sua popolosità. Secondo la Costituzione, ogni due anni (cioè al termine del mandato consentito ai membri) la Camera viene sciolta, per essere ricostituita con nuove elezioni. Le votazioni, alternativamente, coincidono quindi con l’elezione del presidente (che dura in carica quattro anni) e con la metà del suo mandato (per questo si chiamano elezioni di “mid term”). Il SENATO è formato da 100 membri (due per ogni Stato). Ogni eletto dura in carica sei anni. Non è previsto lo scioglimento del senato. Questo vuol dire che il ricambio dei senatori avviene in momenti diversi da Stato a Stato. In generale, il Senato si rinnova di un terzo ogni due anni. Per accedere alla Camera bisogna aver compiuto 25 anni, al Senato 30.