Roma, 29 ottobre 2012 - Al termine del bilaterale tra Italia e Spagna a Madrid, Mariano Rajoy sottolinea ‘’la perfetta sintonia’’ con il premier Mario Monti ‘’sui mezzi e gli strumenti che devono essere adottati dall’Unione europea’’. Il primo ministro spagnolo apprezza l’incontro con Monti e annuncia lo ‘’sforzo per arrivare a una periodicità di questi incontri su base annuale’’.

"La presenza di Monti testimonia la volontà di continuare sulla strada di forti legami tra Italia e Spagna". Rajoy ricorda che è la quarta volta (a parte gli incontri per i vertici europei) che ‘’quest’anno incontro Monti’’ e con lui c'è ‘’perfetta sintonia sui mezzi e gli strumenti che devono essere adottati dall’Inione europea’’. Rajoy ricorda che i governi italiano e spagnolo sono ‘’coinvolti in questo compito molto duro, che ha bisogno di grande impegno, per risanare i conti pubblici’’ e ‘’continuiamo a cooperare a tutti i livelli’’. ‘’Rispetto all’agenda europea Italia e Spagna sono unite, abbiamo interessi comuni che difenderemo’’, sottolinea ancora il primo ministro spagnolo.

SUPERCOMMISSARIO - “Il supercommissario? Il tema e’ stato rilanciato da Draghi in un’intervista, che non ho avuto ancora modo leggere, a Der Spiegel, e on posso dunque commentare. So pero’ che che, di solito, lui ed io abbiamo molte opinioni in comune, non solo il nome di battesimo”. Lo dice Mario Monti osservando anche, peraltro, che e’ “un po’ un mito, e non mi riferisco in questo caso a Draghi, cercare sempre un ‘supercommissario’”, anche perche’ “come ci spiegò Barroso”, quel potere c’è già. Per Rajoy la questione del commissario unico per i bilanci dell’area euro, sponsorizzata con forza dalla Germania, non è la più urgente. Secondo il primo ministroe “la questione del commissario unico non è un oggetto che viene trattato e che ha effetti oggi”.

EURO - Mariano Rajoy conferma che "il patto per la crescita e l’occupazione" definito nel consiglio europeo di giugno è ‘’la base sulla quale dobbiamo operare’’, con l’avvio ‘’urgente’’ di tutti gli strumenti di cui la Ue dispone. Il primo ministro spagnolo poi ricorda che ‘’l’impegno con l’euro non lo possiamo abbandonare in nessun modo, è un processo irreversibile".

BERLUSCONI - “Minacce di ritiro della fiducia a questo governo non possono essere fatte, non perché non si possa togliere la fiducia a questo governo, ma perché non la vivremmo come una minaccia”. Mario Monti risponde a Silvio Berlusconi: “Chi vuole ritirarci la fiducia può farlo, magari ha anche ottimi fondamenti. Non posso chiamare minaccia qualcosa che a noi non toglierebbe niente se non un’attività di governo che non è stata da noi ricercata”, aggiunge. Il Professore aggiunge che “non voglio speculare” sulle eventuali conseguenze di una nuova crisi di governo e sottolinea solo che “la cosa migliore è lavorare con l’orizzonte alla primavera del 2013, come ci hanno chiesto il Presidente della Repubblica e il Parlamento”. Ultima, evidente, sottolineatura è che, in caso, “questa domanda potreste rivolgerla a tutti, ai partiti, ai mercati, ma non a me”. E lo spread "è troppo alto, ma meno di un anno fa. Si è alzato dopo le parole di Berlusconi? Non ci avevo pensato"