Gerusalemme, 14 novembre 2012 - Il capo del braccio militare di Hamas, Ahmed al Jabari, leader delle brigate Al Qasam, è stato ucciso con un altro miliziano da un missile israeliano che ha centrato l’auto a bordo della quale viaggiavano a Gaza. Il bilancio provvisorio del raid sarebbe di nove vittime. La conferma dell’omicidio mirato è arrivata anche da Israele, che ha sottolineato la "lunga attività terroristica" di al Jabari. Gaza è in queste ore sotto attacco da parte dell’aviazione israeliana e stessa sorte, secondo quanto riferiscono alcuni account attendibili su Twitter, è toccata a Khan Younis. Domenica scorsa era stato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a preannunciare una escalation nel conflitto con Hamas.

HAMAS: "ISRAELE HA APERTO LE PORTE DELL'INFERNO" - L’uccisione del capo militare di Hamas è “l’inizio di una campagna che ha l’obiettivo di eliminare i miliziani di Gaza”, ha affermato il governo israeliano. Non si è fatta attendere la risposta del movimento islamista che detiene il controllo della Striscia: “Si sono aperte le porte dell’inferno”.

PRONTA L'OPERAZIONE DI TERRA - L’esercito israeliano è pronto a un’operazione "di terra" nella Striscia di Gaza. "Se necessario", ha riferito un portavoce militare, si sceglierà questa opzione per smantellare le milizie che sparano razzi sulle città israeliane.

L'INTERVENTO - L’esercito israeliano ha annunciato di aver dato vita a un’operazione - per il momento solo aerea - denominata 'Colonna di nuvola' (Cloud Pillar) contro Hamas e altri fazioni palestinesi nella Striscia di Gaza. L’attacco contro Jaabari segna l’inizio - ha detto il portavoce militare Yoav Mordechai, citato dal Jerusalem Post - di una campagna per colpire Hamas e le "organizzazioni terroristiche" a Gaza. "Il primo scopo - ha aggiunto - è di riportare la quiete nel sud di Israele (bersaglio di lanci di razzi dalla Striscia, ndr) e il secondo di colpire le organizzazioni terroristiche". Israele ha colpito oggi a Gaza, secondo il portavoce militare, diversi siti dove Hamas custodiva razzi con una gittata superiore ai 40 chilometri: dunque potenzialmente minacciosi per la zona centrale di Israele, Tel Aviv inclusa. Fonti militari israeliane aggiungono che una parte di questi siti erano allestiti in edifici civili: "conferma - sostengono - del modo di agire di Hamas, che usa i civili come scudi umani".

LE REAZIONI - Immediata tensione fra Egitto e Israele dopo l'avvio dell'operazione da parte di Tel Aviv. Il Cairo chiede, per voce del ministro degli Esteri Kamel Amr,  "uno stop immediato" ai raid su Gaza e di evitare tutto ciò che possa portare "un’escalation che avrebbe un impatto negativo sulla pace e la sicurezza". L'Egitto  richiama il suo ambasciatore in Israele, passa poco più di un'ora e si apprende che sul fronte opposto il diplomatico di Tel Aviv, con il suo staff, avrebbe lasciato Il Cairo. Ma Israele smentisce. Si muove anche la Lega Araba: convocata per sabato una riunione straordinaria per discutere degli attacchi sferrati da Israele contro la Striscia.

LE REAZIONI / USA - Gli Stati Uniti "sorvegliano da vicino" l’evoluzione della situazione a Gaza dopo l’uccisione in un raid aereo del capo delle operazioni militari di Hamas, ribadendo il pieno sostegno al diritto di Israele di "difendersi contro il terrorismo": lo ha dichiarato oggi un portavoce del Pentagono. "Siamo al corrente, sorvegliamo da vicino la situazione", ha detto all’Afp il tenente colonnello Stephen Warren. "Siamo solidali con il nostro partner israeliano, nel suo diritto di difendersi contro il terrorismo", ha aggiunto. Un alto responsabile americano della Difesa ha sua volta affermato che "gli Stati Uniti rispettano il diritto di Israele alla legittima difesa".