Pesahawar, 15 novembre 2012 - Il ‘Petraeus-gate’ continua a creare imbarazzo all’amministrazione americana: la vicenda del generale 60enne, che ha dovuto dimettersi da capo della Cia in seguito (ufficialmente) alla relazione fedifraga con la sua biografa Paula Broadwell, 40 anni, anima infatti anche gli ambienti dei nemici talebani.

Un importante esponente degli estremisti islamici, incontrato da France Presse nel nord-ovest del Pakistan, si è lasciato sfuggire una grossa risata, dopo avere appreso dello scandalo: “Quel bastardo, come tutti gli americani d’altronde”, ha dichiarato, riferendosi al nemico numero uno dei talebani, quando Petraeus era a capo delle forze Nato in Afghanistan tra il luglio 2010 e il luglio 2011.

Un’altra opzione sarebbe quella di seguire la sharia (la legge islamica): “Potrebbe essere lapidato dalla famiglia”, ha aggiunto il quadro talebano, barba folta e come abito il tradizionale shalwar-kamiz. In ogni caso, l’amante sarebbe destinata a subire la stessa sorte.

“Americani e occidentali sono abituati a questo genere di comportamenti. Vivono in società in cui il sesso è talmente libero che nessuno vi presta più attenzione”, ha bacchettato il responsabile, tornando, al termine della conversazione, ai propri obiettivi con un “dobbiamo prima di tutto pensare alla nostra missione”, cioè quella di riprendere il potere in Afghanistan.