Il Cairo, 24 novembre 2012 - La polizia in tenuta anti-sommossa ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti accampati all'esterno di Piazza Tahrir al Cairo, mentre i governi occidentali hanno espresso preoccupazione per la decisione del presidente islamista Mohamed Morsi di allargare i suoi poteri, a partire dalla "non impugnabilità" delle sue decisioni, da molti osservatori interpretata come un vero golpe istituzionale.

PARLA SABBAHI - Lo zoccolo duro degli attivisti dell'opposizione ha trascorso la notte in questo luogo simbolico, epicentro della rivolta popolare che lo scorso anno rovesciò il regime del presidente Hosni Mubarak, allestendo una trentina di tende. Ma quando altri manifestanti hanno tentato di unirsi a loro al mattino, gli agenti hanno risposto sparando gas lacrimogeni che hanno costretto queste persone a ripiegare nelle strade limitrofe. "Tutte le forze politiche rivoluzionarie hanno deciso di cominciare un sit-in", si legge in un comunicato della Corrente Popolare, guidata dall'ex candidato presidente, Hamdeen Sabbahi.

SCONTRI OVUNQUE - Proteste guidate dall'opposizionesi sono svolte ieri nella maggior parte delle città egiziane: sono scoppiati violenti scontri nella città di Alessandria, dove gli uffici del Partito islamista Libertà e Giustizia controllato dai Fratelli musulmani - che aveva appoggiato la candidatura presidenziale di Morsi - sono stati incendiati. Oggi sono attese altre manifestazioni. E per martedì 27 novembre è già stata convocata una manifestazione di tutte le opposizioni in piazza Tahrir, cui i Fratelli musulmani risponderanno con una propria contromanifestazione a sostegno del presidente, nella stessa data. 

CENSURA GIUDIZIARIA - Intanto  il Consiglio supremo - massima autorità giudiziaria del Paese - dopo una riunione di emergenza, ha criticato il decreto del presidente, che rende le sue decisioni immuni dalla supervisione della magistratura, e lo ha bollato come un "attacco senza precedenti". Non appena la nota è stata resa pubblica, i giudici di Alessandria sono scesi in sciopero a oltranza.