Washington, 14 dicembre 2012 - Il presidente americano, Barack Obama, parlando in diretta tv alla nazione sulla strage in Connecticut si è vistosamente commosso asciugandosi le lacrime.

"Oggi non c'è genitore che non provi un dolore come il mio - ha detto -. La maggioranza dei morti sono bambini tra i 5 e i 10 anni, che avevano ancora tutta la vita davanti, con compleanni, lauree, matrimoni, e a loro volta figli. Dobbiamo dare il meglio e io come presidente farò tutto quello che è in mio potere. Tutti possiamo tendere la mano - ha continuato - e ricordare che siamo lì per loro (i parenti delle vittime, ndr), preghiamo e facciamo loro capire che l'amore che provavano per i loro cari continuerà nel loro e nel nostro amore".

Gli Stati Uniti hanno "attraversato troppe di queste tragedie" quindi "dovremmo unirci in azioni che evitino ne possano accadere altre". Il presidente, che ha ordinato di mettere tutte le bandiere a mezz'asta in segno di lutto, ha sottolineato che negli Stati Uniti "vi sono stati troppi" di questi fatti. "Dobbiamo prendere misure significative per fermare questi incidenti, senza tener conto della politica", ha dichiarato.

“Questa sera abbraccerò le mie figlie”, pensando “che vi sono famiglie in Connecticut che non possono farlo”, ha concluso Obama nel suo commosso discorso.

Il presidente americano subito dopo il massacro ha parlato con il direttore del Fbi Robert Mueller e con il governatore del Connecticut Dan Malloy per essere aggiornato su quanto accaduto nella scuola di Newtown. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney.

Obama affronterà il tema del controllo sulle armi. E tornerà a rilanciare la necessità di un maggiore controllo, in particolare sulle armi d'assalto.

Tra i tanti messaggi di condoglianze e orrore inviati al presidente Barack Obama da leader del mondo c'è anche quello della regina Elisabetta. La sovrana ha scritto al capo della Casa Bianca per esprimere ''il profondo turbamento e la profonda tristezza'' per la strage dei bambini.