Parigi, 16 dicembre 2012 - Gerard Depardieu restituisce il suo passaporto francese e chiede quello belga dopo le critiche e le polemiche legate al suo esilio fiscale in Belgio. L'attore francese, in una lettera pubblicata oggi sul 'Journal du Dimanche', risponde cosi' al premier francese, Jean-Marc Ayrault, che qualche giorno fa aveva qualificato come "abbastanza patetica'' la decisione di Depardieu di trasferirsi a Nechin, una cittadina famosa per ospitare i ricchi espatriati fiscali francesi.

''Vi restituisco il mio passaporto e la mia Securite' Sociale (la Protezione sociale francese) che non ho mai utilizzato. Non abbiamo piu' la stessa patria, sono un vero europeo, un cittadino del mondo, come mio padre me lo ha sempre inculcato'' afferma Depardieu rivolgendosi a Ayrault. ''Tutti quelli che hanno lasciato la Francia -sottolinea ancora l'attore francese- non sono stati insultati come lo sono stato io. Me ne vado, dopo aver pagato in 2012,l'85% di imposte sui miei redditi''.

Immediate le reazioni alla lettera di Depardieu. Ai microfoni della radio francese 'Europe 1', il ministro del Lavoro francese, Michel Sapin, sottolinea che l'atteggiamento dell'attore ''e' una specie di decadenza personale che trovo dannosa''. L'ex segretario di Stato francese del governo Fillon e vicepresidente del Partito radicale, Rama Yade, invece, trova ''troppo facile prendersela con Depardieu'' e sottolinea come sia ''chiaro che questa decisione e' la conseguenza della politica fiscale irresponsabile dei socialisti''.