Gaza (Striscia di Gaza), 4 gennaio 2013  - Decine di migliaia di palestinesi hanno invaso le strade di Gaza per celebrare il 48esimo anniversario della fondazione di al-Fatah. Si tratta della prima manifestazione del genere nella Striscia dal 2007, quando prese il potere Hamas. Un evento indice di un allentamento delle tensioni tra le due principali fazioni palestinesi, Hamas che governa appunto la Striscia di Gaza e il partito al-Fatah del presidente Abbas, al potere in Cisgiordania. Recentemente ad Hamas era stato consentito di tenere le sue prime manifestazioni in Cisgiordania.

INTERRUZIONE PER SCONTRI. Nonostante la grande riuscita, la manifestazione ha conosciuto i suoi momenti di difficoltà, a causa di alcuni scontri che hanno provocato una ventina di feriti e costretto gli organizzatori a cancellare circa metà degli interventi e delle performance musicali in programma. Il portavoce di al-Fatah, Fayez Abu Etta, spiega che i problemi sono stati causati “dal gran numero di partecipanti e da problemi logistici”. Ma testimoni e funzionari del partito spiegano che in realtà si è trattato di una rissa fra i sostenitori di Abbas e quelli dell’ex comandante della sicurezza di Fatah a Gaza, Mohammed Dahlan, espulso dal partito proprio a causa dei suoi contrasti con il capo dell’Anp. Oltre agli scontri, da segnalare due lutti. Un attivista 23enne è stato folgorato mentre cercava di appendere una bandiera su un palo della luce, mentre un ex aiutante dello storico leader palestinese Yasser Arafat, è morto per un attacco di cuore nella notte, nella piazza dove oggi si è tenuto il raduno.

ABBAS: NON C’E’ ALTERNATIVA ALL’UNITA’. Alla manifestazione non ha partecipato lo stesso Abbas, il quale però ha inviato un messaggio preregistrato che è stato proiettato in piazza, e durante il quale ha affermato con forza: “Non c’è alternativa all’unità nazionale”. La riconciliazione tra Hamas e Fatah, tuttavia, nonostante i segnali di distensione che si sono intensificati dopo gli scontri fra Israele e Gaza a novembre, sembra ancora lontana. Il leader di Hamas, Khaled Mashaal, ha stilato con Abbas un accordo per la pace nel 2011. La leadership di Hamas con base a Gaza però, in disaccordo, ha ritardato l’applicazione dell’intesa. “Questa festività - ha sottolineato invece Nabil Shaath, alto funzionario di Fatah - sarà come una celebrazione di matrimonio per la Palestina, per Gerusalemme, i prigionieri, i rifugiati e tutti i palestinesi”.

TELEFONATA HANIYEH-ABBAS. Al termine dell’evento, il premier di Hamas Ismail Haniyeh ha telefonato ad Abbas per congratularsi. Il presidente dell’Anp ha ringraziato Haniyeh per avere permesso lo svolgimento dell’evento. È quanto riferisce il portavoce di Haniyeh, Taher al-Nunu, spiegando che i due leader hanno espresso la speranza che la loro cooperazione possa portare a un rinnovamento negli sforzi per la riconciliazione.

ANP DIVENTA UFFICIALMENTE ‘STATO DI PALESTINA’. Sempre oggi, intanto, il presidente Abbas ha firmato in Cisgiordania un decreto presidenziale con il quale si modifica il nome dell’Anp in ‘Stato di Palestina’, a seguito dell’innalzamento dello status presso le Nazioni unite. A seguito del cambiamento, tutti i francobolli, le firme e le intestazioni di carta da lettera verranno modificate. Si tratta del primo passo, seppur simbolico fatto dai palestinesi dopo la decisione dell’Onu di novembre di elevare la Palestina a Stato osservatore non membro. Abbas ha esitato per ora a intraprendere passi più decisi, come per esempio la presentazione di accuse di crimini di guerra contro Israele presso la Corte penale internazionale.