Roma, 9 gennaio 2013 - Forse anche galvanizzato dal successo diplomatico che ha portato alla liberazione dei marittimi sequestrati dai pirati in Nigeria, il ministro degli Esteri {{WIKILINK}}Giulio Terzi {{/WIKILINK}}si mostra particolarmente fiducioso, se non proprio ottimista anche per quanto riguarda il delicatissimo fronte dei nostri marò detenuti in India.

Esiste la “speranza concreta” che la Corte suprema indiana emetta la sentenza sulla giurisdizione del caso dei due marò italiani trattenuti in India “nei prossimi giorni”, ha detto Terzi, intervenuto alla trasmissione ‘Prima di tutto’ su Radio Uno, sottolineando come il ritorno in India di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, dopo le ferie natalizie, abbia “cambiato la percezione degli indiani nei loro confronti, anche nel Kerala”.

Secondo Terzi, i due fucilieri della Marina Militare, accusati di avere ucciso due pescatori indiani durante un’attività anti-pirateria, hanno dato “prova di dignità e grande forza morale”, rispettando l’impegno di tornare in India al termine del periodo di permesso concesso dalle autorità indiane per trascorrere le festività natalizie con le famiglie. Si è trattato, ha detto Terzi, del comportamento “di chi si sente innocente e non ha nulla da nascondere”.