Nazioni Unite, 12 gennaio 2013 - La Francia ha chiesto all’Onu di “accelerare” l’attuazione della risoluzione che autorizza lo schieramento di una forza internazionale in Mali.

In una lettera del suo ambasciatore al Palazzo di Vetro, Gerard Araud, Parigi ha anche fatto sapere di aver accolto la richiesta del presidente maliano, Dioncounda Traore, con l’invio di militari che “combattono contro i terroristi” che “minacciano l’integrità territoriale del Paese.

Nella missiva indirizzata all’ambasciatore pakistano, Masood Khan, presidente di turno del Consiglio di sicurezza, si spiega che l’operazione durerà per tutto il tempo necessario.

Con l’appoggio dei militari e degli aerei francesi, l’esercito maliano ha lanciato un’offensiva contro i ribelli islamisti che avanzavano verso sud e ha riconquistato la strategica città di Konna.

RIPRESA KONNA - L’esercito del Mali ha annunciato di aver ripreso il controllo di Konna, la città nel centro del Paese conquistata dai salafiti che già controllano il nord. Sarebbe il primo risultato della massiccia controffensiva scattata venerdì con il supporto francese e di altri Paesi africani. “La città di Konna è nelle mani delle Forze armate maliane”, ha dichiarato al telefono un ufficiale. Intanto il governo della Costa d’Avorio ha annunciato che è cominciato il dispiegamento dei militari della Comunità economica degli Stati d’Africa occidentale (Ecowas) dopo il via libera di venerdì.

TRUPPE ECOWAS - L’intervento militare con 3.300 uomini era stato autorizzato da una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, la 2085 del 12 ottobre 2012, che copre anche l’azione della Francia. Proprio Parigi ha chiesto all’Onu di “accelerare” l’attuazione della risoluzione che autorizza lo schieramento di una forza internazionale.

L’Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, ha deciso di inviare da lunedì le sue truppe nel nord del Mali, occupato dai Jihadisti di Al Qaeda. "Lunedì - ha detto - le truppe saranno lì o saranno in arrivo. Abbiamo bisogno di riprendere la parte settentrionale del Mali occupata dai Jihadisti’’.

ABBATTUTI DUE ELICOTTERI FRANCESI - Due elicotteri militari francesi Gazelle sono stati abbattuti durante le operazioni militari contro i ribelli salafiti nel Mali. Lo ha riferito il quotidiano Le Point. “Secondo le nostre fonti, si legge sulla pagina web del quotidiano - due elicotteri Gazelle sono stati distrutti dai ribelli mentre erano sulla via del ritorno dal luogo di combattimento e si dirigevano alla base di Ouagadougou.

MORTO IN OSPEDALE UN PILOTA FRANCESE FERITO - Un pilota francese è stato ucciso ieri nel corso del raid delle forze francesi in Mali. Lo ha riferito il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian secondo quanto riportano i media francesi. Il militare è stato ferito in circostanze non specificate ed è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale. 

AUMENTATE MISURE SICUREZZA AMBASCIATE DI NOUAKCHOTT - Sono state rafforzate le misure di sicurezza attorno alle missioni diplomatiche a Nouakchott, capitale della Mauritania, in concomitanza con l’intervento militare straniero in Mali, al quale hanno partecipato truppe francesi, senegali e nigeriane contro i ribelli islamici nel nord. E’ quanto apprende l’agenzia di stampa cinese Xinhua, precisando che le maggiori misure di sicurezza si registrano attorno all’ambasciata francese nella capitale mauritana. In diverse occasioni i terroristi alleati ad al-Qaeda nel Maghreb islamico e il Movimento per l’Unità e il Jihad nell’Africa occidentale hanno minacciato di attaccare gli interessi francesi nella regione nel caso in cui le truppe di Parigi fossero intervenute nel nord del Mali. ‘’Qualsiasi intervento rappresenterà una minaccia diretta alla vita dei sette ostaggi francesi che sono oggi nelle mani dei terroristi nel nord del Mali’’, hanno dichiarato.

IL SENEGAL NEGA DI AVER INVIATO TRUPPE  - L’esercito del Senegal ha negato di aver inviato propri militari in Mali a sostegno delle operazioni dei soldati di Bamako impegnati a combattere gli islamici nel nord e a limitare la loro espansione al centro. Parlando alla televisione nazionale senegalese, il capo del Dipartimento delle relazioni pubbliche dell’esercito di Dakar, Adama Diop, ha affermato che ‘’non c’è alcun soldato senegalese in territorio maliano’’. Il giorno in cui il Senegal invierà soldati in Mali informeremo l’opinione pubblica, ha proseguito, affermando che Dakar è pronta a intervenire nel Paese africano sotto gli auspici dell’Ecowas.

ANCHE LA NIGERIA NON MANDA TRUPPE - La Nigeria non ha inviato truppe in Mali, malgrado le voce su un appoggio all’esercito del Paese nell’offensiva contro gli islamisti che controllano il nord del Paese. Lo ha chiarito un portavoce della Difesa. “Non abbiamo inviato niente”, ha detto il colonnello Mohammed Yerima, “Niente. Abbiamo risposto che siamo intenzionati a inviare truppe”.