Bengasi, 12 gennaio 2013 - Paura e preoccupazione ma per fortuna nessuna vittima stasera in un attentato in Libia contro il console italiano Guido De Sanctis. A 4 mesi dall’attacco contro il consolato Usa dell’11 settembre (FOTO), in cui venne ucciso l’ambasciatore in Libia Crhis Stevens (VIDEO), il console d’Italia a Bengasi, Guido De Sanctis, é uscito illeso dalla raffica di colpi d’arma sparati contro la sua auto. 

L'auto sulla quale si trovava il console è stata bersaglio di una serie di colpi d'arma da fuoco. Per fortuna il veicolo era blindato e non ci sono stati feriti, come confermano fonti diplomatiche.

IL RACCONTO DEL CONSOLE - “I colpi esplosi contro di noi, che hanno raggiunto l’auto a bordo della quale ci trovavamo, si sono infranti contro il finestrino all’altezza della mia testa e di quella del guidatore, proprio mentre stavamo rientrando davanti a casa”, racconta al telefono  il console italiano Guido De Sanctis.

“Sto bene- ha detto De Sanctis- Gli spari sono arrivati da un’auto che passava a un incrocio poco distante dalla nostra vettura su cui c’era una terza persona a bordo. Ora dovremo capire quale è il quadro in cui si inserisce questo episodio”. Dopo che gli spari sono stati esplosi contro l’auto del console si è anche verificato un black out nella zona.

IL LAVORO DEL CONSOLE - De Sanctis, 51 anni, é la figura di riferimento per l’Italia a Bengasi, come, a Tripoli, lo é l’ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi. De Sanctis é stato piu’ volte protagonista in Cirenaica. Ha risolto tutte le crisi che si sono aperte sia durante che dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi, che hanno visto coinvolti italiani: dal sequestro di 4 giornalisti (Domenico Quirico, Claudio Monici, Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina) ad agosto del 2011 ai sequestri di pescherecci italiani.

 SICUREZZA RAFFORZATA - La Farnesina era consapevole della pericolsità della situazione a Bengasi: tanto da aver in tempo rafforzato le misure di sicurezza, ha sottolineato in un’intervista proprio ieri l’ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi. “Abbiamo deciso di mantenere aperto li’ il consolato. La situazione li’ é difficile, c’é una presenza integralista e continuano gli omicidi mirati ma andiamo avanti senza problemi e il nostro console, Guido De Santis, é piu’ protetto” alla luce di quanto avvenne l’11 settembre scorso, quando fu attaccata la sede del consolato americano e fu ucciso l’ambasciatore Chris Stevens. 

“Siamo l’unico paese europeo ad avere un consolato a Bengasi”, ha aggiunto Buccino Grimaldi, “e questo ci aiuta ad avere rapporti con la Cirenaica. Siamo determinati a mantenere questa presenza” confidando in un governo che “puo’ traghettare la Libia verso uno Stato democratico e fondato sul diritto”.