Stoccolma, 10 febbraio 2013 - Il gruppo Findus Nordic ha annunciato che citerà l’azienda francese Comigel e i suoi fornitori per frode e mancato rispetto delle disposizioni contrattuali, a seguito dello scandalo della contaminazione di carne di cavallo in lasagne di manzo. Lo ha annunciato oggi il suo amministratore delegato, Jari Latvanen.

Bucarest ha annunciato l’avvio di un’inchiesta dopo che nei prodotti Findus venduti nel Regno Unito e confezionati in Francial produttore francese, Comigel, ha puntato il dito contro un suo produttore romeno. Ma intanto le autorità rumene respingono al mittente, ossia alla Francia, l’accusa. "Ho difficoltà a credere che qualsiasi macello rumeno possa consegnare cavallo sotto l’etichetta di carne bovina", a causa dei controlli sistematici ai macelli, ha detto alla France Presse il Presidente dei sindacati dell’industria alimentare (Lisf), Dragos Frumosu.

A suo giudizio, l’importatore francese deve ontrollare la qualità della carne al suo arrivo, specialmente quando si tratta di grossi quantitavi: "Se non ci sono proteste all’arrivo della carne, quando emerge che è cavallo e non manzo, allora vuol dire che sei stato complice con il produttore rumeno, cambiando l’etichetta dopo".

Da parte sia, il Presidente dell’associazione Romalimenta, che riunisce i gruppi del settore alimentare, Sorin Minea, ha precisato che sono tre i grandi macelli di cavalli in Romania che esportano la maggior parte della carne, soprattutto verso France e Italia. Un esperto dell’agroalimentare rumeno che ha chiesto l’anonimato ha dichiarato alla France presse che "esiste una filiera formata in particolare da italiani che acquistano carne di cavallo a buon mercato in Romania e la rivendono molto più cara in Italia", ma sotto l’etichetta di carne di cavallo.