Peshawar (Pakistan), 21 febbraio 2013 - L’esplosione di un'autobomba nel cuore di Damasco ha causato la morte di 53 persone, in gran parte civili. L’episodio non è l’unico di questa drammatica mattina nella capitale siriana. Subito dopo l’esplosione, due colpi di mortaio sono piovuti su una caserma dell’esercito, nei pressi del quartier generale del partito Baath del presidente Assad. 

La notizia è stata confermata da Beirut dall’Osservatorio per i diritti umani, che riferisce di una potentissima esplosione, probabilmente dovuta a un’autobomba guidata da un kamikaze, che è saltata in aria nei pressi del quartier generale del partito baathista. La tv di stato siriana ha confermato che si tratta di un attacco suicida.

PAKISTAN - Una bomba è esplosa in un centro commerciale a Peshawar, nel nordovest del Pakistan, provocando almeno un morto e 12 feriti. Lo riferisce la polizia locale, precisando che obiettivo dell’esplosione erano alcuni negozi di telefonini nel quartiere di Hashat Nagri. Alcuni dei feriti sono in condizioni critiche. Al momento l’attentato non è stato rivendicato. Spesso i militanti pro talebani attaccano rivenditori di cd e telefonini o internet cafè, accusandoli di contribuire a diffondere oscenità.

INDIA - Sarebbero due le esplosioni che si sono verificate nella citta’ indiana di Hyderabad, nello stato dell’Andhra Pradesh. Le deflagrazioni hanno colpito un’area vicino vicino alla fermata dell’autobus di Dilsukh Nagar, di fronte a un cinema, lo riporta la stampa locale. Secondo la polizia sarebbero 7 le persone rimaste uccise e 15 quelle ferite. Al momento si indaga sulla dinamica delle esplosioni e la zona e’ stata evacuata.