New York, 8 aprile 2013 - I famigliari delle vittime della strage nella scuola di Newtown, in Connecticut (FOTO), sono saliti sull’Air Force One con il presidente Barack Obama. Gli undici ospiti volano per raggiungere Washington dopo il discorso di Obama all’Università di Hartford, in Connecticut, in favore di una regolamentazione più severa in materia di vendita e possesso di armi da fuoco.

Portando avanti una vera campagna in tema di armi, la scorsa settimana il presidente si è già recato a Denver, in Colorado: un altro luogo fortemente simbolico, essendo stato teatro della strage del cinema di Aurora, costata la vita a 12 persone lo scorso luglio.

Una volta a Washington, i famigliari delle vittime di Newtown incontreranno alcuni membri del Congresso, per spingere sull’approvazione di un progetto di legge che sembra essersi arenato ormai da tempo.

Tuttavia, secondo il Washington Post, la situazione potrebbe sbloccarsi proprio questa settimana, con il vicepresidente Joe Biden e il Procuratore Generale Eric Holder, che già domani interverranno nel corso di un evento sulle armi alla Casa Bianca.

IL DISCORSO DI OBAMA - "è arrivato il momento di mobilitarsi, di abbandonare la paura. Di far sentire forte la nostra voce al Congresso perchè agisca subito per fermare le stragi": Barack Obama lancia il suo ennesimo appello parlando alla Hartford University, in Connecticut. A un’ora di macchina da qui, a Newtown, prima di Natale un folle , Adam Lanza, imbracciò un fucile da guerra, entrò in una scuola elementare, e uccise 26 persone, una classe intera di bambini e sei educatori.

Anche qui il presidente si scaglia in modo duro contro quella parte del partito repubblicano che minaccia ostruzionismo al Senato. "Sento che alcuni a Washington pensano di poter usare il proprio potere non tanto per dire no a questa riforma, sostenuta dalla stragrande maggioranza del popolo americano, quanto per evitare il voto. Ma questo non riguarda me, e non dovrebbe riguardare nemmeno la politica. Ma ha a che fare con il diritto delle famiglie americane di avere giusizia".

In un discorso molto toccante, Obama ricorda come tanti dei presenti parlano di quel giorno come il ‘twelve fourteen’, il 14 dicembre, un pò come tutto il mondo ricorda l’11 settembre.
"Un momento, un giorno, una data che ha cambiato tutte le vostre e le nostre vite. Sappiate - prosegue il presidente - che nessuno vi abbandonerà. Nessuno verrà meno alle promesse fatte. Siamo assolutamente determinati a fare quello che c’è da fare".