Boston (Massachusetts), 16 aprile 2013 - Torna in America l'incubo 11 settembre: sangue alla maratona di Boston GUARDA IL VIDEO. Due esplosioni (VIDEO CHOC) sulla linea del traguardo intorno alle 21 di ieri (ora italiana) hanno provocato almeno tre morti, tra cui un bambino di 8 anni, e 144 feriti, di cui 23 gravi. Tra i feriti ci sono 8 bambini.

LE PISTE - L’attacco di Boston è stato condotto con "molteplici ordigni" e appare "chiaramente un atto di terrore", (FOTO DALL'ALTO), ma non è ancora chiaro se possa essere attribuito a un gruppo terroristico organizzato, né - al momento - se la matrice sia "straniera o interna" agli Usa. Lo precisano fonti della Casa Bianca citata dai media internazionali. Dopo le prime due esplosioni, sono stati individuati altri tre ordigni inesplosi, che sono stati fatti brillare. La polizia di Boston ha poi riferito di una nuova esplosione 'Jfk Library', l’istituzione che commemora il presidente Kennedy, ma non sarebbe collegata alle altre due.

IL GIALLO DEL FERMO - Una persona, secondo alcuni media Usa, forse di nazionalità saudita, sarebbe stata fermata, ma la polizia smentisce e riferendo che sono in corso solo interrogatori.

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ORDIGNI AZIONATI DA CELLULARI - Le bombe sono il frutto di un evento "ben coordinato e pianificato", hanno detto fonti del governo americano alla Cnn. Secondo quanto riportano diversi media, da una prima ricostruzione degli investigatori gli ordigni esplosi sarebbero stati sistemati in due cestini della spazzatura sul marciapiedi. I medici degli ospedali di Boston hanno estratto cuscinetti a sfera dalle vittime della strage alla maratona: un elemento che lascia pensare che gli ordigni fossero stati preparati per lanciare schegge nell’esplosione.

VIDEO Le immagini dall'elicottero

CITTA' CHIUSA - Dopo le due esplosioni lo spazio aereo su Boston è stato chiuso dalle autorità. Chiusa anche una delle principali linee della metropolitana. La polizia ha bloccato le comunicazioni dei telefoni cellulari in città per prevenire il rischio che un telefonino possa provocare esplosioni a distanza.

CANI FIUTA-BOMBA DURANTE LA GARA - Per tutta la maratona di Boston, prima delle esplosioni, c’erano alla partenza e al traguardo unità cinofile della polizia con cani fiuta-bombe e gli agenti continuavano a dire che si trattava di un’esercitazione antiterrorismo. Questo il racconto di un testimone, allenatore di atletica dell’Università di Mobile, in Alabama, in collegamento con la tv locale Local 15. Il testimone, Ali Stevenson, dice di aver cercato la moglie all’arrivo, che si trovava vicino al punto dove sono esplosi gli ordigni ma che si era spostata prima delle esplosioni per venirgli incontro. Per tutta la gara, "continuavano ad annunciare sugli altoparlanti che si trattava di un’esercitazione e che non c’era niente di cui preoccuparsi", racconta Stevenson.

LE TESTIMONIANZE - “Ho visto un sacco di gente a terra”, ha detto Frank Deruyter, un maratoneta californiano con il pettorale n 17528. Non è stato ferito, ma nello stesso istante gli addetti della maratona stavano trasportando in infermeria una donna che perdeva sangue da una gamba. Anche un ufficiale della polizia di Boston è stato soccorso mentre era ferito sul percorso. Una reporter di una tv locale del New England vicina al luogo dell’esplosione verificatasi al traguardo della maratona di Boston ha visto una delle vittime che ha perso entrambe le gambe. "Ero così vicina, è stato spaventoso. Ho sentito la forza dell’esplosione. La gente scappava. Ho visto vittime proiettate dappertutto", ha detto Jackie Bruno della Necn.

ALLERTA A WASHINGTON E NEW YORK - Massima allerta a New York e Washington. Il vice capo della polizia, Paul Browne, ha annunciato un rafforzamento delle misure, col dispiegamento di pattuglia anti terrorismo nei luoghi simbolo di Manhattan e davanti ai principali alberghi. I servizi segreti hanno chiuso Pennsylvania Avenue davanti alla Casa Bianca, isolando l’area con il nastro giallo utilizzato sulle scene del crimine. Diverse auto dei servizi segreti hanno bloccato ogni punto di accesso alla strada.

OBAMA: I RESPONSABILI PAGHERANNO - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha parlato in diretta tv alla nazione: "Non sappiamo putroppo chi è stato né perché, ma sicuramente riusciremo a trovare chi sono responsabili e questi saranno assicurati alla giustizia".

MOLTI BAMBINI TRA I FERITI - Purtroppo ci sono molti bambini tra i feriti dell’attentato alla maratona di Boston, dove tra l’altro è morto un ragazzino di 8 anni: l’ospedale pediatrico della città, il Children’s Hospital, ha accolto un’ondata di piccoli pazienti. Uno è un bambino di 2 anni con una ferita alla testa, ricoverato in terapia intensiva. Un’altra una ragazza di 9 anni che ha subito un trauma alla gamba così pesante da trascorrere ore in camera operatoria. In tutto 9 i bambini ricoverati: tra gli altri un adolescente di 14 anni; una ragazzina di 10, un’altra con un femore rotto, un bimbo di 7 anni con una ferita alla gamba. Tutti gli ospedali di Boston sono in allerta e hanno richiamato in servizio decine di medici di pronto soccorso.

IL DRAMMA DI UNA MADRE: DUE FIGLI DUE AMPUTAZIONI - A Boston, c’è anche l’incubo di chi come Liz Norden, una madre di cinque figli, ha visto due dei suoi ragazzi coinvolti nell’attentato alla maratona. I due fratelli erano andati a vedere la corsa di un amico: sono stati investiti dall’esplosione ed entrambi, portati in due diversi ospedali della città, hanno subito qualcosa che cambierà il corso della loro vita: entrambi hanno subito l’amputazione di una gamba, dal ginocchio in giù.